mercoledì 18 aprile 2012

Io, me, e i Vendicatori (o Avengers che dir si voglia...)


I Vendicatori!
Ora, scusate se non li chiamo Avengers, come va di moda, ma ho ancora orrore dei ragazzini che entrano in negozio e mi chiedono "Ma hanno fatto i fumetti di Capchein Amerrica?"
Br....
Amo da sempre il fumetto americano, in particolare i supereroi e, per me, Superman a parte, I Vendicatori sono il fumetto più bello. Semplificando molto, l'Uomo Ragno ha avuto un periodo brutto, quasi tutti gli anni '70, finché non si è ripreso col periodo noir di Peter David; i Fantastici Quattro sono stati spesso affidati a team creativi di secondo piano. Persino gli X-Men hanno avuto i loro momenti bui. Non parliami della DC, soprattutto pre-Crisi.
Invece, i Vendicatori sono sempre stati all'altezza, se non nei disegni, talvolta troppo "antichi", nelle storie, interessanti, appassionanti. POTENTI, come l'aggettivo con cui spesso definiscono i membri del supergruppo.
Si sono alternati scrittori di alto livello: Roy Thomas, John Byrne, Roger Stern, ma anche Walter Simonson, il mitico Bob Harras, fino ad arrivare all'era attuale, nella quale il controverso Brian Bendis gestisce l'intero universo narrativo degli Avengers da oltre otto anni. E' stato lui a portarlo a livelli di vendite mai toccate, anche se qualche critica c'è stata da parte dei fan duri e puri, specialmente nel periodo iniziale.
Coi Vendicatori, puoi conoscere l'Universo Marvel: tutti gli eroi ne hanno praticamente fatto parte; negli anni, il gruppo è stato sciolto e ricostituito più volte, ma ha sempre rappresentato il meglio di quell'universo narrativo.
Io sono fan dei Vendicatori grazie a questa storia:

Thor & I Vendicatori 212: l'intero gruppo viene sequestrato da Il Sinistro Mietitore, che vuole stabilire se suo fratello è in realtà l'uomo chiamato Simon Williams, alias Wonder Man (L'Uomo Meraviglia sugli albi Corno!), oppure il robot (sintezoide, per la verità) Visione. Dopo aver reso impotenti gli eroi (tra gli altri: Scarlet, Bestia e Pantera Nera), il cattivone apre un processo ("Il Giudizio") che ripercorre tutta la storia del gruppo, grazie ai disegni di George Perez.
FANTASTICO!

Negli anni la serie, che ha debuttato su THOR (Corno), è poi passata, durante il periodo buio dell'editore milanese, su Il Settimanale Dell'Uomo Ragno, L'Uomo Ragno 2° serie, quindi su Capitan America & I Vendicatori della Star Comics, per poi avere l'unico mensile a proprio nome grazie a Marvel Italia: I Vendicatori, durato 23 numeri, che si trasformò in Iron Man & I Vendicatori. Trascuro comparsate su StarMagazine, StarMagazine Oro, Marvel Extra e simili...
La serie chiuse su Thor 77 (episodio USA nr. 503), con la saga Vendicatori Divisi, per essere rilanciata il mese dopo come New Avengers.
Oggi esistono varie versioni del gruppo, tutte rilanciate con un bel numero 1 da un paio di anni: New Avengers (in Italia su Thor & I Nuovi Vendicatori), Avengers (prima su Iron Man, ora sulla nuova AVENGERS), Avengers: Academy (su Iron Man e in volumi speciali) e Secret Avengers (su CAPITAN AMERICA), oltre a vari volumi e miniserie.
Scrittori e disegnatori sono quanto di meglio ha da offrire la Marvel al momento.

Per coloro interessati alle storie classiche anni sessanta, Panini Comics le ha iniziate a proporre cronologicamente prima sui Marvel Masterworks, e quindi su Marvel Collection.
Quelle più interessanti le trovate raccolte in volumi autoconclusivi sulla collana Marvel Gold: La Saga di Korvac, l'indimenticabile Guerra Kree/Skrull, La Corona del Serpente, Sotto Assedio (o Riti di Conquista), Vendicatori contro Difensori, Le Grandi Minacce, tutti da recuperare... in particolare i primi quattro.

Tuffatevi nel mondo dei Vendicatori... ne vale la pena...
Almeno, se pensate che un fumetto sia sempre meglio di un film!

Questo post è dedicato ad Augusta e Lorenzo.
Da piccolo, mia nonna mi leggeva gli albi Corno, trovati in qualche "busta" di quelle con giochi e raccolte.
I primi fumetti che collezionai furono quelli, oltre a Geppo, le versioni italiane di Mazinga e robot vari, tanti Disney e Diabolik, che mio nonno riportava copiosamente dall'edicola di quartiere...
Se le esperienze ci rendono quello che siamo, io sono certo che qualcosa a voi lo devo...
Grazie.

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