domenica 23 dicembre 2012

Buon Natale ancora...

Comprare fumetti in tempo di crisi è come avere le ali, mentre gli altri precipitano... (Gordon Sumner)


Perché gli auguri non si fanno una settimana prima...
Francamente, ho evitato newsletter, tag su FB, perché mi sono scocciato degli auguri in serie.
Per cui, questo è il mio augurio: farvi vedere come passerò io il Natale...



E, magari, consigliarvi anche "Una famiglia perfetta", come film, segno che, quando vogliamo, il buon cinema possiamo produrlo...

Destinatari dei miei auguri? Non tutti.
Innanzitutto amici e familiari. Poi, i colleghi: ci siamo sbattuti tanto, in questo 2012, tra negozi, internet e fiere (per chi le fa). Ne abbiamo viste di tutti i colori, da editori che aspettano per mesi prima di mandarti il materiale, preferendo altri canali (qualcuno ha detto Aurea? 001?), distributori che nei momenti topici, svalvolano e non ti mandano le uscite, editori che si fondono per non dire che uno molla. Ecco: a questi tanto carbone. A tutti i colleghi, anche ai tanti "caduti sul campo" di questo 2012, soprattutto a loro, perché non è facile reinventarsi, con un magazzino da smaltire e i debiti da pagare, i miei auguri più cari.
Auguri a coloro cui piace leggere, fumetti in particolare. E... FUMETTI, non "manga", non "Pazienza", non "Marvel": fumetti, senza etichette. Perché le cose belle, da leggere, sono senza confini geografici o barriere culturali, per cui si può passare da Taniguchi a Pratt, gustandosi Otomo o Buscema, senza scordare Kirkman, Breccia o Moebius.
Auguri a chi vive e lavora senza mettere i bastoni tra le ruote agli altri. A chi paga le tasse, a chi è in regola coi conti, avvisa se non può saldare subito una fattura, ma appena può lo fa, anche rinunciando a qualcosa. A chi non fugge per pochi euro, a chi rispetta il lavoro altrui e non pretende di avere sempre ragione solo perché paga. Non siete una specie in estinzione, ma fatevi valere.
Auguri a chi è famoso, ma non si sente un totem. A chi non fa la voce grande coi piccoli, per poi sparire davanti a chi è più grosso di lui, come certi bulli. A chi sa riconoscere chi fa il suo stesso gioco, senza sentirsi derubato di qualcosa che, alla fine, non è suo, perché l'ha avuto gratis e in prestito.
Auguri a chi lavora nel mio ambiente, ed ha avuto disponibilità di venire in negozio a presentare le sue cose. E non siete stati pochi! Agli editori o distributori che, se chiedi loro qualcosa, ti rispondono, come si fa nei rapporti di lavoro. A differenza di tanti, non troppi, ma neanche pochissimi, che si scordano di te, delle attenzioni e considerazioni che hai avuto in passato, e non si degnano neanche di rispondere "no" ad un invito...
Auguri ai miei clienti, tenaci in un momento così duro a spendere ancora per una passione. A chi mi segue sul blog, a chi mi manda commenti, critici, gentili, interessanti. E a chi perde ancora tempo a parlare di fumetti ma, ripeto, anche a leggerli.
Auguri a chi rischia, a chi prova a fare qualcosa di diverso, a chi combatte ogni giorno, in questo settore o in altri. A chi non muore lentamente aspettando il salvagente, ma cerca di trovare la propria strada, o l'ha già trovata e la difende.

Questo Natale ce lo meritiamo tutto, anche se non sarà un granché... sarà comunque "nostro".
Buon Natale.


ps: Ah, le aste di beneficenza di NarniaFumetto hanno raggiunto un risultato DOPPIO rispetto allo scorso anno: circa 2800 euro. Grazie anche per questo a chi ha fatto offerte ma anche a chi ne ha parlato.

pps: questo post è dedicato a chi non c'è più. Quest'anno si è portato via - tra gli altri - Moebius, Kubert e Toppi. Ma, soprattutto, scusatemi ma la persona viene sempre prima dell'autore, Franco Urru. Ecco: questo post è dedicato a lui: auguri, Franco.

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