lunedì 29 aprile 2013

Napoli Comicon giorno quattro: qualche memorabilia

Tornati ORA a casa dopo quasi sei giorni di Comicon...
Scaricati e spogliati, ci infiliamo nel lettone, lasciandovi con l'ultimo post partenopeo del 2013...

In precedenza, dopo la partenza per il Comicon, vi abbiamo fatto un essenziale reportage, per poi svelarvi clamorose news da parte degli editori e distributori presenti.
Infine, ci siamo fatti qualche domanda.

Ora, cazzeggiamo un po' con qualche "gadget" creato o... subito durante questa ottima manifestazione...

Made in W.R. buste & accessori... guardate cosa ci fanno in fiera...

Una comunicazione ufficiale dell'Hotel Kennedy

Piccolo disclaimer per chi entra nel nostro stand


Stefano Perullo e (splendida) prole... in un crossover fotografico
col blog ComixFactory...
Tra dieci giorni, TERAMO COMIX!

domenica 28 aprile 2013

Le 10 domande del Comicon 2013 (giorno tre!)

Dopo la partenza per il Comicon, vi abbiamo fatto un essenziale reportage, per poi svelarvi clamorose news da parte degli editori e distributori presenti.

Oggi, invece, ci poniamo domande, con la speranza non tanto che qualcuno risponda (utopia), quanto che anche altri inizino a porsele. Noi, una volta tanto, ci limiteremo a scrivere la parte prima del punto interrogativo: a voi le sentenze.


1-Si può dire che al Comicon non ci sia stata, ognuno dei quattro giorni, una marea di gente?




2-Qualcuno, in fiere recenti, è riuscito ad acquistare un albo Magic Press in qualche stand, pagandolo il prezzo di copertina?


3-Dei due maschioni qui sotto, chi ha la faccia più ebete?


4-La domanda della vita: ma perché c'è questa abitudine di pretendere che i fumetti che si acquistano siano in condizione perfette, quando al contempo si maltrattano gli albi in vendita nei vari stand, spostandoli, piegandoli, aprendoli all'inverosimile?


5-Ma è possibile che gli editori, soprattutto piccoli, preferiscano affrontare le spese di una grossa fiera, per poi magari lamentarsi, anziché fare conti vendita a negozi "amici", perché li promuovano (valorizzandoli, anche) in fiera?

6-Qualcuno, in fiere recenti, è riuscito ad acquistare un albo Magic Press in qualche stand, pagandolo il prezzo di copertina?

7-Vista l'importanza e l'affluenza, il Comicon non si merita una ristrutturazione della fiera d'Oltremare?

8-Ci sono altre fiere in Italia nelle quali si può entrare quattro giorni, pagando 12 euro, e magari rimanere anche la sera per dei concerti?

9-Ci sono altre fiere in Italia che ti offrono la wi-fi gratuita?

10-Ehi... ma qualcuno, poi, ha trovato albi Magic a prezzo intero?


Non finisce qui!

sabato 27 aprile 2013

Comicon giorno due: le clamorose news!



Come consuetudine, impieghiamo il poco tempo libero in fiera, per darvi alcune, speriamo gustose, anticipazioni, oltre ai soliti scoop che cambieranno il mondo del fumetto!

Iniziamo, come è ovvio, dai leader del settore, Panini Comics.
L'editore modenese rassicura i suoi fan, da sempre preoccupati dell'omogeneità delle proprie collezioni: i Masterworks, tanto per citare un titolo, continueranno a cambiare "costoletta" ad ogni numero che uscirà. I fan sfegatati sono avvisati!
Inoltre, l'editore di Modena sorprende le fumetterie, spesso malpensanti nei sui confronti. Giorni fa, Umberto Brambilla, della fumetteria Nerd Power di Viggiù, scriveva sul proprio blog: "sicuramente Naruto 62 uscirà al Comicon"! Mai (mal)pensata fu più malriposta: Panini non ha portato Naruto 62 in fiera!! Ma... fuori dai cancelli, accanto ai bagarini ed a quelli che vendono falsi biglietti, ha iniziato a girare una versione apocrifa del manga... Fate attenzione, potrebbe diventare DA COLLEZIONE!


Lion Comics non è da meno.
Perché Wonder Woman, nello stesso mese, si presenta con due partner diversi?
Perché? I fan non ci dormono la notte!
Per questo, annunciato ora un albo a tiratura speciale ultralimitata, non riordinabile dopo il primo assortimento, e non distribuito in altro modo (a parte una o due o quindici/venti fiere direttamente da Alastor).
Lo speciale, che uscirà a luglio, o forse a settembre, magari a novembre se non slitta a marzo 2014, sarà riservato sì ai RW POINT, ma a coloro che lo sono ora o che lo diventeranno entro il 31 maggio, o nei giorni pari di giugno. Per averlo sarà necessario ordinarne 291 copie, insieme alle 31 variant del numero 31 dei Giovani Titani, in uscita a novembre 2014...
Sempre che, nel frattempo, la fumetteria in questione non acquisti almeno 3 kg di manga Goen al mese: in tal caso, riceverà una bellissima vetrofania in fosfogen, da applicare nel retro del negozio!
Reso totale (forse) su tutta la promo!


D'altronde, per tornare in tema, tutti lo sapevano che la Wonder Woman del New 52, era un po' facile, dai...

Intanto, sempre Alastor, ribatte all'A.Fu.I. con un virgolettato (in un pesantissimo file pdf), evidentemente seccata dalle insinuazioni riguardo la presunta mancanza di un sito b2b: "Alastor Distribuzione conferma, con coerenza, quello che da anni ed anni viene ripetuto alle fumetterie: il sito business sarà online entro un mese, un mese e mezzo al massimo. Lo diciamo da sempre: è il momento di crederci. Oh!".

Sempre Lion. Polemica per la mancata uscita delle maschere del Gufo, prenotate e pagate da gennaio (erano omaggi, ma in un sistema di pack ordinati dalle fumetterie) che dovevano uscire a fine febbraio/inizio marzo, anzi fine marzo/inizio aprile, anzi fine aprile... Piergiorgio Bandolazzi, comunication manager associato di RW, che controlla Lion, partner di Alastor e founding associated con Goen, ufficializza: "Le Maschere del Gufo sono state distribuite regolarmente. Colpa dei corrieri: san Valentino, festa della donna, pasqua, 25 aprile, 1° maggio... non consegnano mai. Eppoi, con questa crisi, senza Governo fino a pochi giorni fa... andiamo a pensare ai Gufi?".
Le maschere dei Gufi, saga ormai terminata, saranno disponibili per promozionare la riedizione storica di Batman del 2038.


Capitolo Invincible. Dopo aver acquisito i diritti del personaggio creato da Kirkman - la cosa è ufficiale da sei mesi - saldaPress non ha ancora, fino ad oggi, annunciato come proseguirà la pubblicazione degli inediti, e se e come ristamperà le prime storie.
Fino ad oggi.
Al Comicon, in una conferenza gremita in modo inverosimile, Andrea G. Ciccarelli annuncia: "Abbiamo deciso come pubblicheremo Invincible".


Varie.
Annunciati nuovi manga di primo piano, ad infoltire un settore veramente povero di titoli...
"Bau Bau, Micio Micio" di Ai Arazzato, che parla del difficile rapporto di un uomo con la sua figlia, la quale vive nella cuccia del cane, per protesta, da quando hanno cambiato la divisa scolastica del liceo che frequenta. EMOZIONI MOZZAFIATO!
"Montami, Sorellona", di San Kulamo, è la storia di un operaio metalmeccanico, che, perso il lavoro per colpa della crisi, si mette in proprio e lavora nel garage di casa dove, per sentirsi più libero, si veste da donna.
"Arigatomi Collection" esplorerà il lato oscuro del manga dell'autrice cult degli anni '90: da "Il Gabbiano vestito di Grigio", che usufruirà di una completa revisione di traduzioni ed adattamenti, ad opere mai viste in Italia come "Sapori amari all'incontro del cuore" o il cruento "La Scimitarra del Leviathan". UN MUST!

Dal vostro inviato a Napoli Comicon, giorno due, è tutto!

giovedì 25 aprile 2013

Dal Comicon con furore (giorno uno)

Primo giorno di Comicon 2013...
Con la benedizione del Buddy/Christ o Cristo Compagnone che dir si voglia, parliamone un po'... (ricordando che il suddetto è disponibile per foto ed autografi presso lo stand Antani Comics fino a domenica sera...).



Dunque: al Comicon non c'era nessuno, vero?


O no?



Uhm... forse gente c'era...


Dai, un pochino si...

Fiera affollatissima, davvero.
Come e più dello scorso anno, al livello di Romics. Ad occhio, eh...
Perché se tutti commentano l'affluenza, come sempre, "dando uno sguardo", allora chiamiamo la Questura. Io non ci sono riuscito mai, né ho capito come si fa (non a chiamare la Questura, eh...).
Ma gente c'era, tanta. Come e più del passato.
E, novità, per la prima volta (forse) posso dirmi soddisfatto anche dell'incasso, quindi nulla da dire: ottima giornata. 

E un po' di pubblicità, che non costa troppo.


Ah: Naruto 62, che tutti paventavamo uscisse al Comicon, non c'è. Evviva la Panini (sperando non arrivi domani...). Invece, voci riferiscono che si sia visto il secondo Absolute di Sandman della Planeta... Uhm...
Per novità, scoop ed altro, ci sentiamo domani, con più calma.

Ué!

ps: la cena!

mercoledì 24 aprile 2013

Comicon: si parte!


Domattina, mentre vi rigirerete nel calduccio delle vostre coperte, il baraccone di Antani Comics si metterà in viaggio. Rotta? Napoli Comicon, mostra mercato che andrà in scena dal 25 al 28 aprile. Ecco l'apposito evento FB.

L'anno scorso ne avevamo parlato QUI, quindi ci avevamo fatto un numero di "Editori Creativi", poi avevamo riportato una serie di scoop, per finire con un bel reportage...
Il Comicon ci piace, e siamo contenti - pur in un periodo denso di mostre e lavoro - di parteciparvi.


Quindi, poche chiacchiere: ci vediamo a Napoli! Quattro giorni a 12 euro, contro i 15 per un giorno ed i 40 per quattro giorni di Lucca... Mica male!

domenica 21 aprile 2013

L'assurda arretratezza di Poste Italiane


Spedisco pacchi, per lavoro, da tredici anni.
Dal 2006 mi rivolgo ad un corriere, ma fino ad allora, e comunque - in parte - ancora oggi, mi sono dovuto servire da Poste Italiane.
E sempre con un po' di disappunto.
Disappunto e fastidio.
Perché, essenzialmente, l'atteggiamento delle Poste, di chi lavora per loro, è quello di trattarti come un numero, con zero interesse per quello che fai, spendi o proponi. E, spesso, senza avere il buon gusto di far si che i tuoi dipendenti conoscano servizi e tariffe. Se volete perdere mezza giornata, girate una decina di uffici postali, e vedete quanti conoscono il piego di libro, ultimo residuato di una vecchissima ma utilissima tariffa che permette di spedire a prezzi contenutissimi (ed è, chissà perché, introvabile anche sul sito delle poste, anche se ESISTE). La risposta più bella che ho sentito, alcune settimane fa, e che raccontata in giro ha fatto ridere di gusto anche diversi dipendenti delle stesse Poste, è che "Si fa a discrezione dell'ufficio postale". "Ovvero?" ho chiesto. La risposta: "Ogni ufficio decide se accettarla o meno". Sic.

Negli ultimi dieci anni il servizio si è modernizzato e velocizzato, ma i costi sono lievitati in modo più che proporzionale. Oggi, in tutto il mondo, grazie ad internet essenzialmente, si spedisce tantissimo. Ma, mentre all'estero è facile trovare - anche su piccoli siti - possibilità di spedizioni internazionali gratuite, provate voi a mandare un plico fuori dall'Italia: costi alti, assurdamente alti. Soprattutto, a fronte - dicevamo - di una netta espansione del commercio elettronico, che dovrebbe essere sostenuta in ben altro modo.
Se è giusto che si paghi, per mandare un pacco veloce, tracciato, assicurato, che parta ORA e tra ventiquattro ore al massimo sia su un monte sconosciuto della Nuova Zelanda, è anche equo che, per spedire qualche kg di merce di modesto valore, senza fretta, senza assicurazione, si possa spendere poco. Ed essere apprezzabilmente certi che questo arrivi.

Ma questo non è il ragionamento delle Poste Italiane: quando ti presentano un servizio, ultraveloce, ultraccessioriato, ultratantealtrecose, loro lo fanno con la sicumera di offrirti un prodotto che vale, e per questo costa. Come a dire: c'è lo Smartphone da seicento euro, perché dovresti volere un cellulare che serve SOLO per telefonare, e costa trenta euro? Per telefonare E BASTA, dirà qualcuno...?
Beh: a nessuno interessa che tu telefoni (e magari pure poco!) E BASTA!
Per questo le Poste si sono allontanate dall'essere un servizio vicino a chi lavora. Per questo, e per la loro continua necessità di proposti carte, prodotti finanziari, schede telefonici, prodotti vari (libri, orologi, dvd)...

Dal 2006 mi servo da un corriere, dicevo, e mi trovo bene.
Bene perché errori, casini e ritardi, capitano, ma molto meno e, soprattutto, ho degli interlocutori, a livello locale, in gamba, veloci, svegli ed interessati, che sanno risolvere i problemi appena gli telefoni (e su un cellulare, evitando centralini e numeri verdi). Per dirla tutta, ho la possibilità, se c'è una urgenza, di fare un pacco alle 16, farmelo ritirare senza preavviso, e vederlo recapitare il giorno dopo.
E se bucano una consegna al venerdì, me la portano in negozio il sabato...
Mica male.

Ma il servizio offerto da Poste e corrieri vari, continua ad essere inaffidabile, in proporzione ai costi, e costoso, se si punta a diffondere le vendite internettiane. I grandi siti hanno dei contratti con costi molto, ma molto, contenuti, che permettono loro di poter offrire, spesso, spese di spedizioni gratuite.
Così, tutti gli altri non possono permettersi di lavorare.
Un sito di piccole dimensioni, che faccia cento (non sono poche) spedizioni da cinquanta euro di merce al mese, ove offrisse spedizioni gratuite e uno sconto del 10%, verrebbe a guadagnare seicentocinquanta euro (calcolo effettuato con un margine medio del 35% e spese di spedizione di sette euro). Ovvero: il 13% dell'investimento.
Senza considerare costi legati al sito, al reperimento ed all'inserimento della merce sullo stesso, alla gestione degli ordini. E, da non sottovalutare, al tempo: cento spedizioni al mese, sono cinque al giorno di media: non poco per un negozio che, evidentemente, ha anche altro da fare.

Una nota, poi, per la gestione delle raccomandate da parte delle Poste.
Le raccomandate sono essenziali per le comunicazioni legali. Multe, lettere di avvocati o da parte di qualche ente. Nel paese che non usa la posta elettronica, nel quale l'obbligatoria posta certificata è una bufala, serve poterle ricevere e mandare con una certa celerità e sicurezza dell'arrivo.
Ebbene: oltre a farne lievitare notevolmente il costo negli ultimi anni, da un po' hanno avuto la bella pensata di centralizzarne la consegna. In tutte le città, tutti i pacchi, le raccomandate e la corrispondenza in generale, vengono - dopo la tentata consegna - depositati in un unico ufficio, e lì devono essere necessariamente, ritirati.
Puoi chiedere - per alcune tipologie - una consegna concordata ed a pagamento (anche la giacenza oltre i cinque giorni ha dei costi, of course!), ma solo all'indirizzo al quale era destinata la prima volta. Quindi, se ti arriva l'avviso a casa, non puoi fartela portare al lavoro...
Una settimana fa mi è arrivata una raccomandata: in sette giorni sono andato DUE volte a ritirarla, attraversando la città, che per fortuna è piccola (pensate a chi vive a Roma...).
C'era una fila ASSURDA, di almeno un'ora.
Come puoi fare per ritirarla, visto che ognuno di noi ha un lavoro e gli orari nei quali gli uffici sono aperti, spesso, coincidono con quelli del proprio impiego?

giovedì 18 aprile 2013

Dossier Marvel NOW 3: il tuo nome su I NUOVISSIMI X-MEN 1!




Marvel Now: QUI abbiamo pubblicato copertine ed immagini delle magliette allegate ad alcune variant; QUI abbiamo presentato il "piano dell'opera", con variant, contenuti, prezzi e trame di tutte le serie.


Riceviamo da Panini Comics una ulteriore informativa, che vi riassumiamo qui sotto.


IMPERDIBILE INIZIATIVA!!
MARVEL NOW!
JOIN THE REEVOLUTION

Dopo il grande successo ottenuto l’anno scorso, con la personalizzazione di SPIDER-MAN #576 per singolo negozio (ne parlammo QUI), PANINI COMICS si spinge oltre e nel primo numero de “I NUOVISSIMI X-MEN" renderà possibile per la PRIMA VOLTA al MONDO un’ INCREDIBILE PERSONALIZZAZIONE di un albo MARVEL per SINGOLO LETTORE!!
I NUOVISSIMI X-MEN 1 COVER VARIANT ReEVOLUTIONARY, prezzo di copertina € 9,90.

In occasione del lancio della nuova collana, inserita nell’evento MARVEL NOW!, Panini Comics propone l’opportunità a tutti gli appassionati di fumetti di unirsi alla rivoluzione che investirà l’Universo Marvel, inserendo il proprio nome sulla copertina metallizzata dell’albo.
Ogni fumetteria potrà raccogliere le prenotazioni dei propri clienti, girandole al proprio distributore.
Ogni cliente finale potrà ordinare quante copie vorrà, compilando un modulo di liberatoria diverso per ogni nominativo che intende inserire sulle cover dell’albo. La liberatoria è scaricabile QUI (N.B.: per potere aderire a questa promozione è necessario che il cliente, dopo avere letto le condizioni, presti il consenso per il trattamento dei suoi dati personali ad ognuna delle tre richieste).
Il nominativo scelto sarà stampato sulla cover seguito dalla frase “... JOINS THE REVOLUTION”.
Esempio: FRANCO MARINI JOINS THE REVOLUTION

Potete aderire a questa promozione solamente compilando la iliberatoria e, per quello che ci riguarda, consegnandocela in negozio, spedendocela per posta (Antani Comics, via Armellini 6, 05100 Terni), o per e-mail (info@antaninet.it). Entro e non oltre il 28/04/2013.


Non perdete l’occasione di PERSONALIZZARE anche voi quello che diventerà uno degli albi più MEMORABILI della STORIA del FUMETTO ITALIANO. 


Attenzione, però: "le fumetterie aderenti all’iniziativa saranno responsabili dei nominativi raccolti e inviati al distributore e quindi sono tenute a vigilare, evitando diciture indecorose, offensive o irrispettose nei confronti di terzi.

L’editore si riserva comunque la facoltà di valutare l’accettazione delle adesioni alla promozione presentata in questa newsletter."


Presto, l'ultimo atto del "nostro" Marvel Now, con la recensione dell'intero evento e della sua gesione.

lunedì 15 aprile 2013

Quando aprire una fumetteria è un... "Manicomix"!





Chi sei e quale è il tuo lavoro?
Mi chiamo Lorenzo Moretti, sono proprietario di Manicomix, società di distribuzione specializzata in fumetti e gadget, e uno dei soci di Games Academy, la società che gestisce l'omonimo franchising di negozi di fumetti e giochi.
Nello specifico mi occupo delle nuove aperture: selezione del locale, progettazione del negozio (arredi e impianti di merce) e formazione degli store manager.

Ci spieghi meglio il tuo lavoro? Parlaci pure di Manicomix e Games Academy, grazie.
Allora, cominciamo con ordine. Games Academy è la catena più estesa del settore, con l'apertura del punto vendita di Mantova questo mese raggiungiamo i 30 negozi. Nei nostri negozi trattiamo fumetti e giochi non tecnologici (Giochi di carte, Giochi da Tavolo, Wargames).
Games Academy srl è controllata da 3 società: MM25, che si occupa della distribuzione di Giochi di carte e Accessori, Manicomix che distribuisce Fumetti e Gadget e Giochi Uniti che produce e distribuisce Giochi da tavolo.
L'obiettivo di Games Academy è quello di aprire punti vendita gestiti da professionisti, che affrontino il mercato con un progetto condiviso e funzionale e che possano creare aziende solide e durature.
Ogni parola della frase precedente è importante per quello che voglio esprimere: professionisti e quindi non lettori improvvisati, un progetto funzionale e quindi non un'avventura pseudo imprenditoriale che parta senza dei conti accurati e un business plan, aziende solide e quindi che abbiano equilibrio finanziario e prospettive economiche.
Manicomix è un distributore di fumetti e gadget che serve, tra gli altri, tutti i punti vendita Games Academy. Nascendo da una visione comune il presupposto è lo stesso: il vantaggio delle entità coinvolte (distributori, franchisor, negozio) può essere solo comune. Ogni azione deve portare ad un negozio che funziona meglio e guadagna di più.

Perché mi hai scritto?
Sono un lettore assiduo di tutti i blog del settore, per questioni di tempo non intervengo mai: questa volta però dopo aver letto i vari post della "trilogia" e l'intervista collegata ho deciso di contribuire visto che si parla proprio del mio lavoro.

Parli di questo?
Che vuoi dirci in proposito?
Parlo proprio di quello.
Ho alcuni commenti da fare e mi permetto solo una premessa: non conosco il sig. Palmentieri. Non posso giudicare la sua professionalità da alcun fattore che non sia l'intervista in questione, il sito web del suo franchising e l'esperienza personale; non ho nulla contro di lui e muoverò delle critiche esclusivamente rivolte all'approccio professionale, cercando di essere il più neutro possibile.
*Guardo direttamente verso la telecamera*: NON SI APRE UN NEGOZIO CON 9900€!
O meglio, non si apre un negozio che possa rimanere aperto con 9900€.
Proporre questo significa illudere dei ragazzini che il TFR del loro papà possa essere la risposta al loro sogno: diventare dei fumettari.
Purtroppo i papà spesso ci cascano e i risparmi di una vita se ne vanno nel cercare di tappare i buchi creata da un'apertura fatta in maniera scellerata.
Espongo il concetto con due conti facili facili.
Nell'intervista si parla di un investimento di 9900€ comprensivo di 2500€ di merce.
Bene Francesco, ora che hai i tuoi 2500€ di merce puoi cominciare a vendere!
Dopo il primo mese ne hai venduti 1500€, perché sei incredibilmente bravo, esperto del settore e competente.
Ora che hai guadagnato su queste vendite diciamo 750€ (le quantità indicate erano a prezzo di acquisto) ora puoi....ops! I costi fissi sono superiori!
Sei in perdita!
Che non è gravissimo nel primo mese, in molti casi è normale. Purtroppo però il tuo negozio è vuoto, non hai quasi più merce da vendere. L'unica cosa che puoi fare è tornare a casa a chiedere soldi alla stessa persona che solo un mese fa ti ha dato i 9900€ necessari.
Per questo la pubblicità è più che ingannevole. Perché se non hai altri soldi a disposizione la tua avventura imprenditoriale è finita.
L'altra cosa che mi ha colpito negativamente è questa:
"Bisogna distinguere tra investimento necessario all'avvio e investimento necessario per la gestione. Come ben sai, una fumetteria ha necessità di investimenti continui. "
Eh, no, non ci sto.
Se apri da solo, indipendente, inesperto io questa cosa la posso accettare.
Se ti affidi a un franchising e quindi PAGHI la professionalità che ancora ti manca questo non deve succedere, non in casi normali.
Una attività (perché se continuiamo a considerare una fumetteria qualcosa di diverso da una attività imprenditoriale ci facciamo del male da soli) fa continui investimenti con il SUO capitale (o se serve con capitale finanziato) e questi investimenti rendono denaro da reinvestire. Un'attività che ha bisogno di continui investimenti da parte del proprietario, perché parte zoppa non è una attività imprenditoriale! E' un hobby.
Allora così sarei d'accordo: "Apri la tua sala di lettura fumetti a soli 9900€."
Un franchisor ti deve dire al giorno uno quanti soldi ti servono per aprire e rimanere aperto, per crescere in fatturato e utile e creare una azienda solida.
Mi sono confrontato con franchising di ogni settore, dall'abbigliamento all'estetica, dai servizi ai videogiochi. Questo è il modo etico di rapportarsi al franchising. Io ti aiuto ad aprire la tua attività, ti preparo e ti aiuto a gestirla in maniera che possa andare avanti negli anni. I franchising "prendi-i-soldi-e-scappa" seppur molto diffusi sono da condannare sotto ogni aspetto.
Per fare un esempio concreto nel corso del 2012 abbiamo ricevuto oltre 200 richieste. Se facessimo aprire con un budget "variabile" (dammi il massimo che puoi spendere) probabilmente avremmo aperto solo l'anno scorso qualcosa come 30 negozi. Ne apriamo circa 6-8 all'anno perché l'esperienza e i conti dicono che i soldi che servono sono, come dici tu molti di più delle cifre citate.
Pensa che noi richiediamo che l'affiliato abbia 10.000€ in più rispetto alle spese da usare come cuscinetto durante i primi mesi. Proprio perché io professionista devo sapere che i primi mesi potrebbero vedere una copertura solo parziale dei costi fissi, ma devo anche dirlo all'interessato!
Scusa la verbosità ma come avrai capito è un argomento che mi appassiona molto e che considero di grande importanza etica.

Come procedete per l'apertura del negozio? Puoi darci uno schema di cosa fate da quando qualcuno vi contatta?
Abbiamo un approccio un po' atipico. Durante il primo contatto illustriamo la filosofia e le procedure del nostro franchising e poi passiamo ad illustrare tutte le ragioni per cui NON dovrebbero entrare a far parte della catena. Se non si scoraggiano diamo loro tutto il materiale necessario a valutare l'attività (contratto, business plan etc.).
Se entrambi decidiamo di andare avanti con la collaborazione si passa all'esame della zona, delle sue caratteristiche demografiche ed economiche.
Per schematizzare al massimo i passi successivi saranno: selezione del locale, progettazione del punto vendita, identificazione dell'impianto di merce, corso di formazione, verifica degli strumenti del franchising (software gestionale, sito web pubblico, sito web privato di controllo etc.), arredo del locale, preparazione della pubblicità pre apertura e scelta dei canali.
E' una semplificazione: la procedura completa è divisa in 120 attività differenti dal momento della firma del contratto al momento in cui viene alzata la serranda il primo giorno di apertura.

Come vi regolate, se sono presenti già delle attività in zona?
I negozi Games Academy hanno un'esclusiva territoriale su un'area variabile a seconda della popolazione, solitamente comune in caso di città medio grandi o provincia nel caso di città più piccole.

Manicomix distribuisce solo ai negozi Games Academy? Vende anche direttamente al pubblico?
Manicomix distribuisce ad ogni tipo di negozio. Possediamo direttamente due negozi a Brescia e Bologna, affiliati alla catena in tutto e per tutto come gli altri negozi e li usiamo spesso come negozi pilota.

E... i "vostri" negozi sono tenuti ad acquistare solo da voi?
I negozi Games Academy possono acquistare solo dai fornitori autorizzati.
La formula commerciale che è al centro delle buone performances dei Games Academy si basa su un paniere di prodotti definito e identificabile.
Il catalogo totale in ogni caso ammonta a oltre 40.000 prodotti differenti, mentre credo che il Games Academy più fornito non superi i 6-7 mila.

Date reso? Fate promozioni?
Seppure non ci sia un reso generalizzato (tipo librerie di varia) ci sono moltissime promozioni che permettono il reso. Per rispondere anche alla tua seconda domanda oltre a tutte le promozioni generali che vengono create dagli editori e a cui è possibile aderire anche attraverso di noi, ci sono promozioni personalizzate fatte ad hoc dagli stessi editori o da noi in prima persona.
In ogni caso noi non siamo un editore, non dobbiamo vendere un prodotto specifico. Cerchiamo attraverso la consulenza e la condivisione dei dati di far lavorare al meglio le fumetterie permettendo loro di ordinare le corrette quantità.
Come distribuzione puntiamo molto, cosa spesso ritenuta folle, sul nostro magazzino. Acquistiamo prodotto a sufficienza per fare da cuscinetto tra il negozio e l'editore e minimizzare i disagi dell'indisponibilità del prodotto.

Quali sono i costi del franchising?
Il canone di affiliazione è di 3500 euro.
Questi comprendono l'utilizzo del marchio, l'esclusiva territoriale, il corso di formazione per tutte le persone necessarie, il software gestionale, l'utilizzo dei siti professionali e ovviamente coprono una parte dei costi dell'assistenza iniziale (ricerca del locale, progettazione etc).
II canone mensile è di 300 euro.

Cosa dovrebbe spingere ad aprire in franchising, piuttosto che autonomamente?
Il franchising è fatto di regole. Evitate come la peste le catene che vi promettono l'utilizzo del marchio senza ulteriori obblighi. Se non vi danno delle regole di lavoro non migliorano le vostre chances di avere successo. Un esempio comprensibile e' un dietologo che vi permetta di mangiare quello che volete in qualsiasi quantità. Si sta facendo pagare per nulla.
Se odiate le regole o siete convinti di avere l'idea geniale che può impattare il mercato, non affidatevi ad un franchising, aprite da soli.
Il franchising è fatto di esperienza. Cercate una catena che ne abbia molta e che abbia dei metodi strutturati per condividerla con voi. Non basta una telefonata ogni tanto, servono tonnellate di dati condivisi in molteplici modi.
Se non sopportate l'idea di analizzare dati di vendita, costi, composizioni dei ricavi non affidatevi ad un franchising, perdereste una parte rilevante del vantaggio. Forse sarebbe meglio non aprire del tutto!
Il franchising è fatto di condivisione. In Games Academy ci sono circa 60 persone che stanno facendo da anni il lavoro dei vostri sogni. Se non pensate che parlare con loro sia un enorme valore aggiunto e a vostra volta non volete condividere ciò che imparate sicuramente il franchising non fa per voi.
Francesco ti ringrazio molto per lo spazio che mi hai concesso.
Credo traspaia quanto questo lavoro mi appassioni e quando comincio a parlarne fatico a smettere.
Complimenti per il tuo blog e per la professionalità del tuo lavoro.

Grazie.
Ultima domanda: da quanto tempo esistete, quanti negozi avete aperto, e quanti di questi sono ancora in funzione?

Games Academy srl esiste dal 1° Gennaio 2011, abbiamo aperto 13 negozi, ancora tutti operativi.
Il marchio Games Academy è nato a Settembre 2007 come ramo d'azienda di MM25 convertendo negozi già aperti o in chiusura (tutta la catena Blues Brothers in seguito al fallimento della azienda che li controllava) e da quel periodo nascono tutti gli altri. Durante la vita della catena abbiamo chiuso un negozio nato come Games Academy e consensualmente alcuni altri negozi si sono distaccati dalla catena. Vari negozi "convertiti" hanno poi chiuso e in generale ci hanno convinto ad abbandonare i progetti con i negozi già esistenti.
Oggi Games Academy effettua solo nuove aperture.

Grazie di tutto.
Ovviamente, rimaniamo sempre a disposizione per repliche, polemiche e spedizioni punitive :)


domenica 14 aprile 2013

Batman? Ce l'ha più piccolo... (IL FORMATO!)

Ecco la prova: Superman ce l'ha più grosso di Lanterna Verde.
Che, a sua volta, da dei punti a Batman.
Quindi... Superman è il più figo e grosso di tutti...



Se ne straparla sulla pagina FB della Lion, dell'ennesimo errore del licenziatario italiano della DC... e su questa foto, lo vediamo chiaramente: Batman è più piccolo di svariati cm, idem Lanterna Verde! Ma cose si fa a fare ancora di questi errori?
Forse il tutto è legato al lancio del nuovo film dedicato all'Uomo d'Acciaio?
Fatto sta che... armiamoci tutti di centimetro (quello da sarto... è meno rigido e non rischiamo di rovinare i nostri amati comics), e verifichiamo tutte le pubblicazioni che abbiamo in casa! Sia mai che Tex 629 sia più grande di Dylan Dog 219? O Amazing Spider-Man/Spider-Man/L'Uomo Ragno 592 sia più piccolo de L'Uomo Ragno 274 Nuova Serie 2? O che... Superman Play Press 78 sia diverso da Lobo 29? O forse che Famiglia Cristiana dia dei millimetri a Panorama?

D'altronde, la Play Press è sempre stata all'avanguardia, no? Sia come marketing, che per formati e rispetto del galateo...



Seriamente (e non parliamo solo di Lion, anzi...): pagine del numero precedente inserite nel successivo, o tagliate male; loghi giapponesi al posto di quelli italiani...
Ora anche formati sballati. Ma il controllo qualità, in questo settore, non esiste proprio?

giovedì 11 aprile 2013

Narni SI, Narni NO?


Un aggiornamento su Narnia Fumetto 8 (date previste: 6/8 settembre 2013).

In un momento particolarmente difficile per tutti, abbiamo saputo da poco che, i già esigui contributi che riceviamo dal Comune di Narni, verranno fortemente ridotti. Inutile girarci intorno: siamo in piena emergenza, nel momento più difficile della nostra storia.

Non ci scoraggiamo, comunque: NON POSSIAMO FARLO. Stiamo lavorando tutti insieme per salvare la manifestazione, senza intaccare programma e pubblicità. Il nostro obiettivo non è assolutamente quello di fare l'evento "per farlo": vogliamo crescere, evolverci continuamente. Lo spirito è lo stesso del 2006, quando abbiamo iniziato. Anzi, se possibile, abbiamo ancor più voglia e, sicuramente, maggiore professionalità.
Chiariamo che non possiamo biasimare nulla al Comune, che ci ha sempre sostenuto e dato la possibilità di programmare la realizzazione e la crescita della manifestazione.

Le difficoltà ci portano a rivedere tutto, ma proprio perché ci crediamo, perché vogliamo fortemente che Narnia Fumetto continui ad esistere, abbiamo puntato - ed a ragione, visti i risultati - sull'evento BEFORE NARNIA FUMETTO, creato per la scorsa Romics (4/7 aprile).

Stiamo lavorando per voi: a giorni maggiori novità ed informazioni.
Intanto, vi invitiamo a starci vicini, sostenendoci e spargendo alla voce: abbiamo bisogno di qualunque aiuto possibile, per capire dove e come possiamo arrivare.

E' l'ora dei fatti.
Grazie.

mercoledì 10 aprile 2013

La giusta prospettiva

Torni a casa, un tantinello incazzato, dopo essere uscito dalla Coppa. Non una coppa, La Coppa.
Ci credevi, sembrava possibile.
Esci, e hai pure qualcosa da recriminare.
E trovi una figlia, che, nel mezzo del bagnetto - non indaghiamo sul perché alle 23 e qualche minuto una bimba di trentaquattro mesi sia ancora sveglia, anzi stia nuotando e cantando a mollo, grazie - ti chiede: "Ha vinto?".
Tu che rispondi: "No...".
Lei, voce triste: "Perché non ha vinto?".
Io: "Amore, si vince... si perde... capita...".
Lei, vocetta di una bimba impegnata a fare altro: "Va bene..."
E si rimette a giocare con una paperella.

Che invidia...


martedì 9 aprile 2013

Romics & Co: come vanno le fiere nel 2013?

Il disegno originale di PINO RINALDI
per "Before Narnia Fumetto", presto all'asta!

Dopo Arezzo Comics, abbiamo parlato solo di Mantova.
Eppure è stato (ed è ancora) un periodo fitto di eventi: Roma Comics i primi di marzo, a seguire (appunto) Mantova, subito dopo Milano. A seguire un week-end privo di grandi appuntamenti, ma comunque con almeno tre eventi "piccoli", quindi Pasqua. Subito dopo, la prima Romics primaverile, quindi Torino Comics, Bologna e poi Napoli. E poi via con altri due o tre appuntamenti a settimana fino ai primi di giugno: un calendario impazzito...
Se fino a qualche anno fa le fiere erano tante, ora cominciano ad essere troppe. Troppe per gli espositori, che vedono costi, spese e fatica aumentare, a fronte di ricavi sempre più bassi; troppi per gli appassionati, che ormai puntano più sul grande evento, ignorando magari i piccoli che, a volte, rimangono di grande qualità e maggiore vivibilità. Troppi per riuscire ad avere spazi mediatici e pubblicitari, anche sui soli social (ma quali sono le manifestazioni che veramente si pubblicizzano per bene?).

Viste le ultime fiere, Romics su tutte, urge un ragionamento sulle svendite, che ormai si trovano sempre più copiose.
QUI avevamo fatto una piccola proposta.
Uno sconto "normale" (ma che non dovrebbe essere dato per... scontato!) è il 10%. Max 15%.
Però va detto che, stare in fiera, costa mediamente ALMENO il 20% di quello che vendi. Quindi, se vendi diecimila euro di fumetti nuovi, col 15% di sconto, spendendo il 20% (forfettario) per furgone, benzina, cibo, stand, ed altro, guadagni... zero. Ma, almeno, diciamo, hai fatto un "realizzo" che ti permette di galleggiare. Quindi: investi "x", lavori in negozio, lavori in fiera, paghi le tasse su un guadagno di ZERO euro.
Ma c'è crisi e può capitare.
Diverso, però, è trovare UNA MAREA di svendite a 1 euro, 50% di sconto, ed offerte simili.
Se si tratta di materiale usato, Topolino, Tex, Zagor, manga vecchi, supereroi spompati, ci sta tutto, visto che, sicuramente (e giustamente), il commerciante li avrà pagati poco e nulla.
Diverso se si tratta di materiale nuovo: fare sconti - e si è visto a Romics, dove molti rifiutavano di comprare NON materiale "comune", ma delle "hit" tipo Naruto o One Piece a prezzo intero - ingenera la convinzione che il prezzo di copertina non esista, che il avere sconti sia un diritto, che tutto (TUTTO) possa ed anzi DEBBA essere ribassato...
E, alla lunga, ammazza il mercato.
Su questo argomento, anche se non serve, torneremo...




Dopo il lettissimo post di ieri, due parole serie su Romics, fiera da noi spesso criticata.
Ma dove la trovate una manifestazione che, oggi come oggi:
-non alza i prezzi dei biglietti, anzi inserisce un abbonamento (sul modello Napoli Comicon, che comunque rimane imbattibile con 10 euro per quattro giorni) che costa 15 euro per quattro ingressi?
-ABBASSA - ripeto: ABBASSA - i prezzi degli stand?
-investe pesantemente in pubblicità televisiva e cartellonistica su Roma?

Certo, Romics rimane una fiera dove trovi l'editore fianco a fianco al porchettaro di Ariccia (o equivalente), l'abbiamo già detto, o il - raro! - venditore di fumetti tra il Re del Cioccolato e Il Paradiso della Caramella. Che dire? E' necessariamente negativo? Sicuramente non alza il livello della fiera, non per noi fighetti che amiamo taaanto il fumetto, ma poi ci presentiamo in cinque all'incontro con l'autore. La verità è che le fiere devono riempire gli spazi: i miei soldi valgono quelli di chi vende cannoli siciliani, quindi Romics non fa differenze. Criticabile o meno, fare (quasi) le presenze di Lucca Comics, ed in crescita (il che vuol dire raggiungere la manifestazione toscana entro qualche anno), significa essere una fiera di grande dimensioni, anche se, di fumetto - sempre rispetto a Lucca - ce ne è forse un decimo...
E, a chi dice che questi numeri sono normali, a Roma, ricordo Romacomics, che un mese fa appena ha raggiunto - ad occhio e croce, perché i dati esatti di ingresso, quando va male, non te li da nessuno - UN DECIMO delle presenze di Romics...

Io rivedrei alcune altre cose, invece, che mi paiono molto più importanti:
1-questa fiera è andata bene a tutti o quasi, perché gli espositori erano LA META' e mancavano realtà come STAR SHOP DISTRIBUZIONE e PAN. Se, dal prossimo anno, si raddoppia, e la torta rimane la stessa, è ovvio che qualcuno rimarrà a becco asciutto. Le fiere non si possono più permettere di dare tanti stand quanti sono gli spazi richiesti, allargandosi a dismisura, ma devono cominciare a predefinire stand e posti, non dandone oltre un "tot".
2-Le fumetterie, invece, o i privati venditori che dir si voglia, devono ESPORRE SEMPRE I PREZZI. Quella di non farlo, è una abitudine soprattutto romana, veramente brutta, che da luogo e giustificazione al "quantooofai?", ad alla sensazione di essere continuamente fregati da chi ti sta davanti, il che permette, poi, di sentirti meno ladro se provi a portar via qualcosa senza pagare (e Romics ha il record - a detta di qualsiasi espositore abbia sentito - dei furti). Secondariamente: ancor più brutta l'abitudine di lasciare lo stand prima della fine della fiera. Ci sono degli orari, per il disallestimento: la fiera li faccia rispettare, perché finché la gente paga il biglietto per entrare, è giusto che trovi la totalità dell'offerta disponibile.

Anche questa è cultura, anche questo è "crescere".
Più delle polemiche per i cosplayer o degli stand che "non c'entrano niente"...

lunedì 8 aprile 2013

Quelli che... a Romics...

Quelli che... a Romics...
... chiedono "Ce l'hai 1492 di... di... Millar?", per poi capire che vogliono 1602 di Gaiman, anzi invece 1985 di Millar... Quelli che... al bagno... non sono in grado di fare "centro... Quelli che, mentre ti stanno vendendo dei fumetti, si girano verso l'amico e "Finisco la transizione e vengo"! "La transizione?", "Si, la transizione"... oh yeah!
Quelli che... "Checcellhai questo? Checcellhai quello?"... quelli che... "Checcellhai un X-Men a buffo" (gratis per gli italiani), e gli indichi un cosplayer di Gambit, e vanno via verso il tramonto... Quelli che, all'altoparlante, "E' stato smarrito un paio di occhiali, chi li cerca è pregato di venire in segreteria..." (smarrito o... trovato?)... Quelli che: "Cellavete V for Vindix", "Cellavete Matermorti di Dailandogg?", "Cellavete Cosen (Chosen)?", "Cellavete Vorverain e Uolching Dad?"...
Quelli che... "Quantoofai??" e scappano se gli presenti il prezzo di copertina...
Quelli che... sei editore, aumenti il prezzo di una serie, anche degli arretrati, e poi non li riprezzi, lasciando tutti gli oneri in mano ai negozianti... oh yeah!
Quelli che... "Eh... l'affluenza è in calo", "Ma come fai a dirlo?", "Si vede"... Si VEDE?



Quelli che... fanno i grafici, ti preparano quantità di materiale da anni ed anni... certo, non fanno prezzi da 2 euro al kg (per i volantini), ma lavorano benissimo e magari, se e quando serve, aspettano anche un anno per essere pagati... e ti fanno anche un Galactus alto cinque metri!



Quelli che... certo, qualche decina di stampe a colori fanno una mostra? Quelli che... se entro alle 17 di domenica, pago il biglietto, perché trovo gli espositori che sbaraccano? Maleducazione o scarsa vigilanza? O entrambe le cose?


Quelli che... fanno i cosplayer e non si incazzano se "ti sbagli" a chiamarli...

La carica dei 101!

Mister NO!

Tex!

Quelli dell'artist alley di Narnia Fumetto A Romics, gli autori che disegnavano per il pubblico: una bella esperienza!

Grazie a tutti coloro che ci sono stati o ci hanno supportato...
Quelli che... i fumetti gli piacciono proprio... e lo fanno vedere...

venerdì 5 aprile 2013

14! QUATTORDICI!




Il 14, da Wikipedia:

Proprietà matematiche
È un numero composto, coi seguenti divisori: 1, 2 e 7. Poiché la somma dei divisori è 10 < 14, è un numero difettivo.
Di conseguenza, un numero è divisibile per 14 se e solo se è divisibile sia per due che per sette
È un numero di Catalan
È un numero di Keith
È il terzo numero piramidale quadrato: 14 = 1 + 4 + 9
È un numero stella octangulare.
È un numero nontotiente (per cui la equazione φ(x) = n non ha soluzione).
È il più basso numero nontotiente pari.

Proprietà geometriche

È il numero dei sistemi cristallini possibili.

Chimica

È il numero atomico del silicio (Si).

Astronomia
14 Irene è il nome di un asteroide battezzato così in onore di Eirene, la personificazione della pace nella mitologia greca.

Storia
Numero dei docenti universitari dissidenti al Giuramento di fedeltà al Fascismo

Religione
È il numero delle stazioni tradizionali della Via Crucis
Secondo la cronologia del Vangelo di Giovanni, il 14 del mese ebraico di nisan morì Gesù

Storia 

Simbolo neonazista (Quattordici parole).

Smorfia

Nella Smorfia il numero 14 è l'ubriaco.

Diritto

In Italia 14 anni sono l'età minima di responsabilità penale.

Calcio

Il numero fortunato di uno dei più grandi calciatori al mondo: Johan Cruyff
(Aggiungo: anche di Julian Ross di Holly e Benji)


Siamo quattordicesimi, QUI.
Dalla quarantaseiesima posizione con furore...
Max Favatano bruciato! Se scorrete la classifica, abbiamo superato blogger più titolati e famosi (in qualche caso anche più bravi).

I post più rilevanti sarebbero:
-Marvel Now;
-Fiere: la protesta degli autori;
-Intervista a Giuseppe Palumbo (Diabolik).

Oggi, siamo un po' meno "Le Riserve"...

mercoledì 3 aprile 2013

17 aprile: EDDIE CAMPBELL da Antani Comics!


Ed eccoci ancora a parlare di autori.
Dopo DAVID LLOYD (due volte), DAVE GIBBONS, ENRIQUE BRECCIA, IVAN REIS, ETHAN VAN SCIVER, DOUG BRAITHWAITE, BRYAN TALBOT, ospitiamo il nono autore internazionale in neanche cinque anni...

Dai, non male per una libreria del fumetto di provincia!



Un ringraziamento a 001 Edizioni, che ha organizzato il tour.
L'autore presenterà ALEC L'INTEGRALE: Per prenotazioni o informazioni: info@antaninet.it oppure 0744.471523. Grazie


QUI l'evento FB.