venerdì 31 maggio 2013

Presentiamo... Narnia Fumetto 8 (2 di 2)

Ora, per le splendide matite di Monica Catalano e gli evocativi colori di Barbara Bargiggia... eccovi la locandina di Narnia Fumetto 2013!


E, come promesso, ecco i nomi dei (primi?) tre ospiti stranieri:

FRANCIS MANAPUL (Flash);
GARY ERSKINE (Invisibles, The Filth);
RAFA SANDOVAL (Catwoman).

Come si intuisce dalla locandina, la fiera sarà incentrata sugli autori - sia italiani che stranieri - in forza a DC COMICS. E, ovviamente, con l'appoggio di Lion Comics.

Vi bastano? NO? Bene... allora aspettate, che di anticipazioni, autori e... spigolature varie ne avrete molte su queste pagine.

Per finire, comunichiamo con soddisfazione che, oltre tre mesi prima dell'inizio della manifestazione, abbiamo esaurito lo spazio della mostra mercato: la solita, GRANDE risposta degli operatori di settore, che ci inorgoglisce...
A presto!

QUI
 la nostra pagina ufficiale, per essere sempre informati in tempo reale!

mercoledì 29 maggio 2013

Presentiamo... Narnia Fumetto 8 (1 di 2)


Come avrete capito dai post sulla nostra pagina FB, dal lancio della seconda edizione dei Leoni di Narnia Fumetto (premio per il fumetto italiano), Narnia Fumetto 8 (NarniaFumOtto per gli amici), pur con un budget estremamente ridotto (vedi qui), si farà.
Due le cose da chiarire: come facciamo, con così pochi soldi? E... perché?

COME LA FACCIAMO?
Con qualche rinuncia, molti sacrifici ed una capillare selezione.
E sempre, comunque, con due priorità: il PROGRAMMA e la PUBBLICITA'. Lì non si può tagliare, si deve crescere. Il primo sarà ancora più vario dello scorso anno, il "parco autori" ricchissimo: punteremo su una folta pattuglia di autori DC Comics italiani (e non!), sulla Bonelli, ed avremo anche delle interessanti guest star.
La pubblicità: sarà tanta, la vedrete, e non solo su internet...
In tempi di crisi, si sa, occorre stringere i denti. Le possibilità erano quella di abbandonare il progetto, o di portarlo avanti con le risorse che c'erano. Abbiamo scelto la seconda, ma non si può sempre sperare di ottenere il massimo dal minimo sforzo. A parte il Comune di Narni, che ci ha creduto, gli altri enti (Provincia, Regione), se ne sono sempre lavate le mani. Mentre per altre realtà, anche fumettistiche, sono state sollecite e munifiche, Narni è sempre stata la sorella povera della Regione. Ed ha portato comunque risultati grandiosi.
Che ci siano difficoltà per tutti è evidente. Ma non si può sperare che il Comune si accolli da solo gli oneri per una manifestazione che cresce, come qualità, di anno in anno.

PERCHE' LA FACCIAMO?
Perché ci abbiamo investito troppo, in fatica, capacità. Sogni.
Perché ci crediamo da quasi dieci anni, e non farla ora la farebbe morire, senza ritorno.
Perché già a Terni abbiamo visto cosa succede quando si "molla" (e qui era inevitabile farlo): si muore. Perché abbiamo ancora qualcosa da dire.

In tre settimane, a maggio, siamo riusciti a riempire la mostra mercato con una quarantina di espositori. Un bel segnale in un momento di crisi...

Vi lasciamo con qualche bozzetto ed i layout della locandina, a cura della impagabile Monica Catalano.










DOMANI: LOCANDINA DEFINITIVA E... ANNUNCIO DEGLI OSPITI STRANIERI!

QUI la nostra pagina ufficiale, per essere sempre informati in tempo reale!

Disney: la vendetta di Spider-Man?


Andiamo con ordine.
Nella scarsità di riscontri, da due/tre mesi gira una voce: ormai lo sanno tutti, Panini avrebbe acquistato Disney Italia. O, meglio, Panini avrebbe comprato le licenze Disney per l'Italia: non si sa quando, ma si presume a breve, dovrebbe iniziare a pubblicare, col proprio marchio (e quindi a PRODURRE) Topolino & Co.
Un po' come successe venticinque fa, quando Disney subentrò a Mondadori.
Panini, che circa tre anni fa si accordò con Bonelli per gestire le loro licenze editoriali in tutto il mondo, Italia esclusa, costituirebbe un "polo" editoriale, a livello fumettistico, di statura schiacciante. E non solo per l'Italia

Va detto, per completezza, che il primo a parlarne è stato (QUI) il buon Ciccarelli di saldaPress, ben un mese fa. La notizia è rimasta lì, ferma, per settimane. Nessuno l'ha ripresa. E questo dà il livello dell'informazione nel nostro settore: perché non parlarne? Delle due l'una: o il buon Cic, al Napoli Comicon, manifestazione dove la voce circolava (a dire il vero qualcosina già si sapeva a Mantova...) ha alzato un po' il gomito, oppure è tutto vero.
In ogni caso è assolutamente una notizia. Anzi: la notizia non sarebbe - verrebbe quasi da dire - "La Panini acquista la Disney", quanto "Succede questo e nessuno ne parla".
Perché fin quando non ha iniziato a farlo Comicout ieri, la voce non era interessata a nessuno, nessuno l'aveva notata, nessuno si era chiesto se era il caso o meno di riportarla/approfondirla/verificarla... Che la nostra informazione di settore sia troppo presa da recensioni e trailer?

Poi, la notizia è stata ripresa anche da altri: Comicsblog, Mondi Sommersi. Addirittura si è mosso il Corriere della Sera!

In tutto questo, l'unica riflessione interessante la fa Max, del suddetto blog di Mondi Sommersi, ovvero un umile "libraio a fumetti":

"C'è un altro aspetto che mi tocca (e mi piace) particolarmente come libraio: la possibilità di avere il settimanale di Topolino in libreria e con esso tutte le altre opere Disney. Si aprirebbe per le fumetterie un settore davvero ampio e inesplorato, se non in maniera marginale con l'usato (e comunque solo per chi lo tratta), che potrebbe dare una boccata d'ossigeno al settore. Non sarebbe certo facile avvicinare un pubblico nato e cresciuto con l'edicola ma sarebbe una bella sfida provarci."
Topolino e tutta la Disney, Dylan Dog, Tex e tutta la Bonelli, ma anche riviste come Skorpio e Lanciostory, o Linus, non vanno in fumetteria, se non marginalmente.
Pensate: serie vendutissime, storiche, sono distribuite solo nelle edicole, con tutti i problemi legati alla crisi che sta facendo chiudere migliaia e migliaia di punti vendita.
Da quando Panini ha stipulato l'accordo di cui sopra con Bonelli, almeno gli arretrati di quest'ultimo editore - con almeno sei mesi di ritardo sulla data di uscita in edicola - vengono regolarmente distribuiti anche nel circuito delle librerie specializzate da Pan Distribuzione.
Se TUTTI i fumetti andassero anche in fumetteria - mi perdonerete il paradosso! - si genererebbero due conseguenze, nel medio periodo. La prima: che il pubblico si abituerebbe a frequentare i negozi specializzati, dove potrebbe trovare copie tenute meglio, arretrati. Competenza. Dove quando - verissimo in quanto autobiografico - chiedi "Superman", non ti offrono la rivista vietata ai minori. La seconda, è che tanti editori che sfruttano solo l'edicola, vedrebbero aprirsi un mercato parallelo. Sarà un caso, ma da quando la Bonelli gira di più in fumetteria, quanti volumi (e di quanti editori? Rizzoli/Lizard, NPE, Bao...) si sono visti, con Tex e Dylan Dog girare per questo canale?
Ripeto: sarà un caso?

Per finire, sempre dal blog di Mondi Sommersi, una riflessione importante:
"Certo è che Panini sta acquistando davvero tanto, tutto, e questa cosa spaventa per l'ignoranza di informazioni in cui ci lascia, per le quali è difficile prevedere il futuro di questa società e quindi delle nostre (piccole) aziende che sempre più diventano dipendenti dall'editore modenese e dalle proprie strategie commerciali."
Mentre andiamo sempre più verso un monopolio gestito da Panini, unico editore ormai indispensabile per il mercato nostrano, ci si chiede se debba essere il blog di una fumetteria la migliore - se non l'unica! - sede di tali riflessioni...


Vi lascio con una interessante intervista a Marco Marcello Lupoi, guru di Panini Comics, segnalataci da un amico, ma non riportata da nessuno...


martedì 28 maggio 2013

Before Watchmen... non è finito!

Pensavate ("speravate?" per i più maligni) che Before Watchmen fosse finito venerdì scorso?
E INVECE NO!
Sulla scia del MITICO CONCORSO A PREMI che abbiamo annunciato ieri, abbiamo saputo che, a breve, verrà pubblicato un ultimo albo conclusivo, che raccoglierà, in anteprima mondiale, tutte le storie di appendice di Before Watchmen, scritte dal veterano Len Wein e disegnate da John Higgins, con protagonista il Corsaro Cremisi.


Sicuramente molti di voi non ne sentivano la mancanza, ma l'albo aiuterà a completare quel cofanetto che, proprio ieri, lamentavamo un po' vuoto...
L'albo - si vocifera - sarà disponibile in base ai quantitativi di cofanetti di Before Watchmen ordinati dalle singole fumetterie, e non sarà riordinabile...

QUI, intanto, la storia intera visualizzabile online.

lunedì 27 maggio 2013

Before Watchmen: Grande Concorso a premi!

GRANDE CONCORSO A PREMI!

In molti - polemiconi, perdigiorno, criticoni, tutta gente che non ci riguarda - si sono lamentati per il cofanetto contenente le miniserie BEFORE WATCHMEN, che a loro dire sarebbe troppo spazioso...
Errore di calcolo di Lion Comics o... occasione per un megaconcorso?

PREMESSA: Cosa è Before Watchmen? E' un progetto legato ai 25 anni di Watchmen.
SECONDA PREMESSA: Che cos'è Watchmen?
Ma che davvero?
Watchmen è una miniserie di Alan Moore e Dave Gibbons, pubblicata nel 1986 per DC Comics (e trasformata in un gran bel film appena qualche anno fa), che - detto semplicemente - ha rivoluzionato il concetto stesso di supereroe.

Lion, licenziataria italiana di DC Comics sta stampando, dallo scorso settembre, Watchmen in una edizione storica identica alla prima pubblicazione USA: non costosissimi volumi, ma dodici albetti, a 2,50 euro cadauno. Volendo, col numero uno e per pochi spicci in più, è possibile acquistare un cofanetto per raccogliere l'intera miniserie.
Parallelamente, l'editore di Novara, sta pubblicando allo stesso prezzo anche il progetto Before Watchmen: sette miniserie (dai due ai sei albi cadauna), oltre ad un "one shot", con protagonisti i personaggi di Alan Moore ma con ambientazione precedente alla serie dell'86.
Before Watchmen non è stata realizzata dagli autori originali (anzi... Moore ha sconfessato il progetto), ma dal gotha del fumetto statunitense: Darwin Cooke, Amanda Conner, Brian Azzarello, Joe e Andy Kubert, J. M. Straczynski, Eduardo Risso, Len Wein, Jae Lee, Lee Bermejo, Steve Rude, Adam Hughes e J. G. Jones.
Il progetto è riuscitissimo, e le mini si sono appena concluse.

Ma cosa è successo?
Semplicemente, la Lion, sempre per pochi spicci, ha allegato ad alcuni dei numeri uno delle miniserie, un unico cofanetto per contenere comodamente i trentasette numeri della saga.
Ma... finita questa (l'ultimo numero è uscito venerdì scorso), tutti ci siamo accorti che... nel cofanetto avanzava dello spazio!
TERRIBILE! 




E quindi, ci siamo chiesti... come potremmo ovviare?
Quale può essere la soluzione? Alan Moore, cosa ci metterebbe in quello spazio?



E qui parte il concorso. Dal titolo "bellissimo, complesso, ardito". A tutta pagina.

A CHI LO FACCIAMO COMPLETARE IL COFANETTO DI BEFORE WATCHMEN?
A CHI LO FACCIAMO COMPLETARE?

MANDATE LE VOSTRE FOTO a info@antaninet.it entro il 10 giugno.
Le più belle verranno pubblicate, ma la migliore in assoluto vincerà la nostra eterna riconoscenza!!

E ora... correte a riempire i vostri cofanetti di Before Watchmen!

sabato 25 maggio 2013

Fumetteria: parla un cliente



Spesso, anche recentemente, abbiamo parlato di come/dove/quando si apre una fumetteria.
Mai del "perché"... ovviamente, visto che nessuno lo sa.
Follia? Passione? Autolesionismo? Soldi in eccesso e/o da riciclare?
Ma non è questo l'argomento del post che state leggendo.
Dicevamo: aprire una fumetteria. Ne abbiamo parlato in modo serio, talvolta scherzoso (magari qualcuno si è un tantiniello incazzato... ma il "non prendersi - troppo - sul serio" è uno dei pilastri di questo blog...), o facendo anche i conti in tasca a chi ha questo progetto ai confini della realtà.
QUI l'ultimo post in tema (rovistando trovate anche tutti gli altri link).
Recentemente ho ricevuto una bella mail che ho chiesto di poter pubblicare.
E' più o meno in tema, ma con un punto di vista totalmente diverso: quello del cliente.

Eccola.

Ciao Francesco,
ho letto con divertimento i tuoi post dedicati agli editori, ai proprietari di fumetteria, ai franchiser. Credo però ti manchi il punto di vista del lettore, un signor qualunque appassionato di fumetto e che vorrebbe seguire qualche serie senza troppe complicazioni o mal di testa. Appunto.

Dall’alto della mia ventennale esperienza di frequentatore di fumetterie (almeno 8, visto che abito a Milano), vorrei raccontarti come e perché sono diventato un accanito consumatore di cachet:

Quelli che…

Quelli che aprono solo il pomeriggio e solo qualche ora, incluso il sabato, perché al mattino “ho un altro lavoro”.
Quelli che hanno la newsletter, mi scrivono 4 volte alla settimana le loro facezie, ma i cambiamenti di orario di apertura del negozio (4 nei primi 4 mesi di vita…) li comunicano solo con un foglietto appeso alla porta.
Quelli che appendono un orario che dice “apertura ore 9”, poi però arrivano alle 10 e ti dicono “non trovavo parcheggio”.
Quelli che in occasione dell’uscita dei 5 spillati DC della Lion (da me prenotati settimane prima) , mi dicono che hanno tutto tranne Batman e Superman 1 “perché li ho esauriti già ieri”. E allora perché mi hai chiesto di prenotarli?
Quelli che però anche Flash n. 1  l’hanno finito, “ma se tu tornassi nel pomeriggio, ho mandato un ragazzo a Lodi a comprare le copie invendute della fumetteria locale per accontentare i miei clienti”.
Quelli che chiedono di fare la casella per gli abbonamenti, poi però ti saltano i numeri e danno la colpa al “sistema” (distributore comunista?). In questo caso, per “Quelli che”, leggi “almeno tre fumetterie diverse”.
Quelli che devi lasciare la borsa incustodita in un angolo dell’ingresso, e se obietti che hai dentro il computer ti dicono che “non rispondiamo di eventuali furti”.
Quelli che in occasione dell’apertura ti snocciolano baldanzosi i giorni della settimana in cui arrivano Panini, Lion, Magic (”3 corrieri alla settimana!”), poi torni il sabato e scopri che le novità arrivano tutte il martedì successivo. Gli stessi che, ad ogni modo,  comprano solo albi prenotati, mai una copia in più, per cui se voglio acquistare d’impulso uno Spider-man o un Thunderbolts devo uscire dal negozio, attraversare la strada, comprarlo dall’edicola di fronte (giuro!).
Quelli che hanno due negozi, per cui se cerchi qualche novità ce l’hanno regolarmente nell’altro, e se ti interessa se lo procurano per la settimana dopo.
Quelli che la casella non comporta nessun obbligo, però se disdici una qualsiasi serie ti chiedono come mai gli vuoi arrecare un danno visto che loro hanno già prenotato la copia .
Quelli che hanno i commessi, i quali si mettono a litigare davanti ai tuoi occhi, un sabato mattina, “perché le novità a scaffale vanno messe di copertina e non di costa, altrimenti il cliente è cieco e quel che non vede non compra”. Gli stessi che ti avvisano di straforo che la proprietaria è di malumore “perché sono già le 10 di sabato mattina e non ha ancora venduto niente”.
Quelli che se fai domande sulle uscite di Xmen o Spiderman (insomma, i bestseller), ti rispondono di aspettare martedì che torna il loro collega perché loro “leggono solo manga”, e tu ti immagini una Feltrinelli o una Mondadori in cui un incaricato risponda  “leggo solo poesia del Settecento, se vuoi sapere quando esce il nuovo Grisham devi chiedere alla mia collega”.
Quelli che dirottano verso di te, lettore Marvel ventennale,  i nuovi clienti che domandano “quanto durò la tal collana PlayPress” o “fino a che numero John Byrne ha scritto F4”, perché loro “sono un po’ in ritardo con le letture”: quindici anni, ad occhio e croce.
Quelli a cui mandi una mail il venerdi per sapere se sono arrivati alcuni fumetti, e non ricevendo un riscontro vai di persona il sabato per sentirti dire “la mia posta non funziona bene, posso leggere le Email ma non posso inviarne”.
Quelli che aprono una fumetteria di 8 mq, in pratica una cabina del telefono. Gli stessi che la chiudono, naturalmente, entro i sei mesi successivi.
Quelli che (hanno poi chiuso nel giro di un paio d’anni) ti guardano sconcertati quando,  sfogliando le novità a scaffale, hai deciso di comprare alcuni volumi Planeta. Ma come, ti dicono, ne ho acquistate solo 2 copie, e le ho già finite il sabato, così adesso mi tocca riordinarle!
Quelli (o meglio quelle) che se domandi di Davvero, The Boys oppure Secret Warriors, si attaccano al telefono e domandano al marito se ne hanno qualche copia a scaffale “perché è lui che li legge, io tengo solo aperto il negozio fino alle 5 quando lui finisce l’altro lavoro”.

Che dire?
Ora aspettiamo il prossimo punto di vista!

venerdì 24 maggio 2013

I 7 vantaggi di aprire una fumetteria


Suvvia, siamo positivi!
Abbiamo indicato, in passato, pro e contro dell'aprire una fumetteria.
Soprattutto i contro.
Ma, vogliamo parlare anche dei magnifici vantaggi, dei bonus, dei benefits, che questo incredibile e divertente lavoro ti offre?

1-Puoi leggere fumetti gratis. Sempre.E se non ti piacciono rimetterli nelle caselle dei clienti!
E puoi farlo in orario di lavoro!
O a casa, spacciandolo per lavoro!
O a casa dei tuoi acquirenti, ma rimettendoli a posto, dopo, e tornando (nudo) nell'armadio a muro della moglie del tuo cliente...

2-Puoi vedere gli editori che adescano i tuoi clienti su FB, per far comprare loro le novità in uscita PRIMA che arrivino a te, con sconti per te impossibili e... spese gratis (!) su Amazon!E, direte voi, quale è il vantaggio? CHIARO: che lavori di meno! Ed hai più tempo per il punto uno!
Il che, alla fine, diciamocelo, essendo tu essenzialmente un appassionato, è il tuo reale obiettivo nella vita...

3-Puoi andare a Lucca una volta l'anno, organizzare un paio di pullman per portarci i tuoi clienti a spendere soldi (che avrebbero dato a te, ma questo è un discorso da mero speculatore, non da appassionato!), passare la giornata a guardare cosplayer gnocche, mangiare veloci, economici e salutari ramen o costosissimi panini dopo lunghissime file...
E vivere il vero evento del fumetto!
Il tutto in prima fila, da addetto ai lavori!

4-Hai a che fare ogni giorno con amici appassionati, puoi parlare di fumetto, discutere di fumetto, e tutto questo mentre guadagni anche belle cifre! E con un investimento iniziale di poche migliaia di euro, come molti dicono!!

5-Reso? Ma a cosa serve il reso?Tanti, alla fine, ne parlano a vanvera! E' sufficiente ordinare quello che vendi e basta, come facciamo un po' tutti... Tanto per le eccedenze, c'è Amazon!

6-Puoi prendere uno stand a qualche fiera, e farti le foto coi cosplayer che ti si spalmano sopra il banco. Questo porta un secondo beneficio: non riesci a vendere (causa intasamento dei clienti mascherati), e quindi hai più tempo per foto e divertimento!
E, sempre in fiera, puoi svendere gli albi Magic Press al 50%, come ormai fanno tutti!

7-In qualche anno di attività accumuli tanto di quel materiale che, quando decidi di chiudere per iniziare a fare un lavoro vero, hai una ricca buonuscita!! Il che agevola, soprattutto se sei anziano e vuoi andare direttamente in pensione. E, tra un cantiere e l'altro, mentre dai da mangiare ai piccioni e leggi il giornale del giorno prima, con una comoda App per iPhone 20 o Galaxy 34214, potrai comprare tanti fumetti. Scontati. Senza spese. Su Amazon!

Non vi basta?

mercoledì 22 maggio 2013

Edizioni limitate, economiche, dinamiche di mercato e dati di vendita


La crisi aguzza l'ingegno.
O, meglio, obbliga a trovare soluzioni alternative.
In un mondo, come quello del fumetto, fermo e disastrato, sottoinsieme di un paese di vecchi (ed ugualmente vicino al baratro, a livello sociale ed economico), qualsiasi cosa venga "dall'alto" è benvenuta, mentre qualsiasi "novità" è l'uovo di Colombo.

E qui si scoprono, spesso, tendenze opposte.

La scorsa estate, Alastor, braccio armato di Lion Comics, annunciò l'edizione storica di Watchmen, cui sarebbe seguita quella in albetti del progetto Before Watchmen. Caratteristica principale delle pubblicazioni, al di là dell'edizione "economica" (2,50 euro ad albo, ma per una singola storia: quindi ad essere economico è l'albetto, non la serie nel suo complesso), era quella della tiratura limitata al primo ordine. Ne parla bene qui l'amico Max: i singoli albi non sarebbero stati riordinabili una volta prenotati, il che sarebbe stata una piccola rivoluzione se non fosse stato che, come tutte le "rivoluzioni italiane", rimase lettera morta.
Mentre, infatti, Mega, catalogo di Alastor, presentava (e presenta ancora oggi!) ogni mese ogni singolo numero delle varie serie come con "tiratura limitata al primo ordine!", di fatto è sempre stato possibile richiedere gli arretrati.
Si badi bene: non discuto il cambio di regime - anche se qualcosa avrà da ridire, come sempre, chi ha investito nel progetto a fronte di chi non ci ha creduto, ordinandone poche copie almeno inizialmente... ma si sa: il "sistema", da sempre, aiuta di più il figliol prodigo piuttosto che quello "fedele" - che è prerogativa dell'editore, il quale può scegliere come, dove e quando pubblicare quello che vuole. La discussione è su un altro punto: perché non annunciare questo cambio di tiratura?
Viste le serie spillate che Lion, finito il progetto Before Watchmen, sta continuando a sfornare, evidentemente il progetto è stato un successo...
Sarebbe interessante, invece, sapere il perché del suddetto cambio di regime, da "limitato" a riordinabile (ne parlammo qui)...

Al contempo, Panini, da un paio di anni, sta invadendo edicole e fumetterie con albi economici.
Alle classiche testate "ombrello" (Marvel Mix, Marvel Mega, Marvel Miniserie, tanto per capirci) esistenti da oltre dieci anni, si sono affiancate le nuove Marvel Universe, Marvel Icon, Marvel Best Seller, Marvel Special, oltre a Panini Ninja, Panini Action, Panini Fantasy e chi più ne ha più ne metta. Nel contempo, solo pensando all'ambito Marvel, negli ultimi tre anni hanno debuttato svariate nuove serie regolari (per "nuove" intendo che non sostituivano nessuna esistente in precedenza, come invece è accaduto per le serie Ultimate): Capitan America, Deadpool, Wolverine & Gli X-Men, Devil & I Cavalieri Marvel, ed altre verranno lanciate con il Marvel Now (Incredibili Avengers, I Guardiani della Galassia e I Nuovissimi X-Men). Insomma: a fronte di una produzione libraria che non diminuisce, ma si diversifica (meno 100%, chiude di fatto For Fans Only, ma tanti Marvel Gold, Omnibus, Graphic Novel e qualche Masterworks, oltre a "integrali" dell'X-Force di Milligan e degli X-Men: Gli Anni Perduti di Byrne), si può dire che, forse anche per effetto dell'ampliamento di mercato creato da Planeta De Agostini quando aveva i diritti DC, la produzione mensile di Panini Comics è più che raddoppiata negli  ultimi anni.
A differenza di Lion, Panini punta più sul "low cost", e quindi sulla distribuzione in edicola.

Politiche di segno opposto.
E' possibile che entrambe possano pagare?

Probabilmente non lo sapremo mai, perché i dati di vendita continuano a restare un mistero.
A fine 2011, scrivemmo un post in tema, e Fumetto D'Autore ha un paio di mesi fa ripreso il discorso, citando, si, le fonti di provenienza, ma con con dati comunque parziali.
Quindi, qualche settimana dopo c'è stato l'intervento (riportato da Manga Forever) su un forum di Roberto Recchioni. Recentemente, per finire, ci è tornato il blog (l'ottimo blog!) del Dr. Manhattan (QUI), che ha citato i dati USA e, purtroppo, gli imprecisi ed "infondati" dati italiani.
Si negli USA quei dati sono noti.
Da noi, purtroppo, si continua a vivere tra omertà, imprecisioni ed ipse dixit...

lunedì 20 maggio 2013

Perugia Comics: reportage e tante foto

A Perugia ci ho lasciato un piezz'e core...
Ci ho studiato per svariati anni, cambiando tre case, conosciuto persone fantastiche, iniziato il mio attuale lavoro. Trovato la donna della mia vita...
Inutile dire quanto potesse farmi piacere farci una fiera, considerato anche che Terni è lontana appena 80 km, che ho sempre considerato il capoluogo umbro una buona piazza e... oltretutto, l'esistenza della rivalità coi "cugini" biancorossi.
E ricordando anche l'Umbria Fumetto dei primi anni novanta...

Avevo delle perplessità sull'organizzazione, in parte fugate, e sulla location, purtroppo rivelatesi azzeccate. Anzi, forse ero anche ottimista.
Andiamo con ordine.
Premessa: il mio punto di vista non è quello del visitatore, quanto dell'addetto ai lavori che fa fiere per vendere. Non mi interessano gli allestimenti, ad esempio, ma la comodità dello scarico. Si, son contento se vengono 1223242 persone, ma se ne vengono TRE che spendono tantissimo, va anche meglio. Questo in generale.

Ecco le foto ed i commenti.
In fondo un piccolo bilancio della fiera.

Scarsina la pubblicità all'ingresso: questa era l'unica segnalazione...
E qualcuno se l'è pure fregata, perché domenica mattina non c'era più...
Va detto che, comunque, era proprio assente - da quello che ho visto - la pubblicità in giro per Perugia, così come poco visibile era la manifestazione su internet...



Belli gli allestimenti.
Qui Superman, che oltre ad atterrare male, ha diversi problemi di allagamento nella Fortezza della Solitudine (da notare gli stivali)...



Un Diabolik, talmente realistico che se ti avvicinavi ti scippava.
Da notare le calzature, che evidenziano gli stessi problemi "idrici" di Superman...



Hulk. Per farlo capire bene, dietro il pugno c'era anche un poster del personaggio...



Lo stand Alastor con due loschi figuri, confinato in una stanzetta...
I bravissimi Federico e Valentino hanno dispensato fumetti, consigli e buone parole per tutti, parlato col pubblico e svelato i piani editoriali Lion da qui al 2015.



Ed ecco il banco di Antani Comics, in trasferta regionale. Quasi un derby, insomma...



La splendida grafica dei (davvero!) economici biglietti d'ingresso...



Mostra di Altuna. Generalmente non visito le esposizioni per mancanza di tempo, ma ci sono capitato per caso. Ho provato ad entrare, ma era chiusa. Poi ho scoperto che quello era il retro, ma non c'era alcuna indicazione dell'ingresso, né di chi fossero le tavole esposte. In ogni caso, va biasimata assolutamente l'idea di chiuderla per l'ora di pranzo.



Il dettaglio che mi ha fatto capire di chi fosse la mostra...





Immondizia abbandonata? No, installazione artistica!
La fiera era costellata dalle opere (tutte riuscitissime, a parte quella qui sotto!) di Sergio Cavallerin, patron di Star Shop Distribuzione e sponsor della manifestazione...




Conferenze con gente: raro, ma capita!



Mostra espositiva di Gallieno (non GalliAno, come diceva l'altoparlante).




Alfine, un commento.
L'organizzazione, impeccabile nella gestione della parte autoriale (anche se mi chiedo perché Altuna non abbia fatto neanche un disegnino per il pubblico...), e per quanto riguarda conferenze e mostre espositive, ha trascurato molto la logistica e la mostra mercato. Errore comune, visto che tanti considerano quest'ultima come un "male necessario", scordandosi come la gente, essenzialmente, si muova per comprare fumetti, e come gli espositori finanzino, con le proprie quote, le manifestazioni.

Tre, secondo me, gli errori principali:
-la quasi totale mancanza di pubblicità. Non è un accessorio, ma una, se non LA voce principale del bilancio di una manifestazione. Meglio una mostra brutta ma ben pubblicizzata, paradossalmente, che il contrario;
-la logistica: lo scarico è troppo scomodo, le code lunghe e l'ascensore piccolo. Qualcosa va cambiato. Non spetta a me dire cosa, ma è assolutamente impossibile pensare di muovere grandi volumi di materiale in quegli spazi;
-bar e parcheggio. Un bar dentro la manifestazione è INDISPENSABILE, sia per tenere la gente dentro, che per supportare gli espositori. Idem il parcheggio: in una città con una viabilità complessa come quella di Perugia, o fai chilometri per trovare un posto gratuito, o spendi decine di euro al giorno di parcheggio. Qualunque fiera, in genere, trova una sistemazione...

In sintesi: gente ce ne era, soprattutto i pomeriggi. Non troppa, ma la piazza è buona e ci si deve investire. Ma troppe cose sono state approssimative.
Per crescere, alla fine, basta poco: l'importante è farlo, e non limitarsi, il prossimo anno, a raddoppiare gli espositori...
Il mio è un augurio, visto che il settore ha un forte bisogno di manifestazioni di livello e ben organizzate.

sabato 18 maggio 2013

Offertissima DC/LION/PLANETA


Approfittando di questo week-end in cui siamo a Perugia Comics, inseriamo una offerta favolosa da cogliere al volo: per tutto il finesettimana, SPESE GRATIS per chi fa un acquisto di albi Planeta o Lion; e per chi spende almeno 89 euro, 15% di sconto!
Puoi trovare sul nostro sito il catalogo Planeta/De Agostini e RW/Lion.
L'offerta è solo per acquisti online, ed è limitata agli albi presenti in catalogo. Ovviamente... first arrived, first served!
E' sufficiente inviare l'ordine dal carrello del sito, selezionare il metodo di spedizione, e quindi rispondere che "si aderisce all'OFFERTA DC" alla nostra mail di conferma.
Le spedizioni verranno effettuate con corriere o piego di libro/raccomandata (quest'ultimo metodo solo per quantitativi piccolissimi).

Per avere diritto allo sconto, è necessario inviare l'ordine entro lunedì 20 maggio 2013 alle 13:00, ed il pagamento sempre entro lo stesso giorno.
Per saperne di più: info@antaninet.it

Finito (per noi) il periodo delle fiere, a giorni ricominceremo (QUI) a pubblicare le nostre offertissime!

venerdì 17 maggio 2013

Perugia Comics



Riceviamo e pubblichiamo.



PERUGIA COMICS
Si è svolta mercoledì 8 maggio alle ore 11 nella Sala Pagliacci del palazzo della Provincia la conferenza stampa di presentazione dell'evento Perugia Comics, prima edizione del festival del fumetto. A presentare l'iniziativa l'assessore provinciale al Turismo Roberto Bertini, Silvio Cipriani dirigente della attività culturali del Comune di Perugia, Sergio Cavallerin fondare della Star Shop distribuzione, Claudio Ferracci della Biblioteca delle Nuvole e Marco Cannavò art director della kermesse. L'assessore Bertini ha aperto il dibattito dichiarando che “Perugia Comics deve diventare un appuntamento fisso, annuale, un grande evento per portare più turisti in città”, Cavallerin ha invece evidenziato come il binomio Perugia-Fumetto sia un format vincente “ci sono disegnatori, case editrici, distributori e biblioteca dedicata, il fumetto puo essere per Perugia come il cioccolato”.
Perugia Comics (www.perugiacomics.it) è un vero e proprio festival dedicato al mondo del fumetto italiano ed internazionale. La manifestazione si svolgerà nei locali del Cerp, Rocca Paolina, dal 18 al 19 maggio 2013 riprendendo l'importante cammino percorso da Umbria Fumetto dal 1993 al 2000, otto edizioni che hanno permesso di ammirare l'arte dei grandi maestri ed il talento dei giovani disegnatori.
Perugia Comics darà grande risalto all'arte del fumetto con grandi nomi, mostre espositive, borsa di scambio di nuovi e vecchi fumetti, vinili e con diverse case editrici che proporranno progetti e presenteranno nuove uscite.
Anche il fenomeno Cosplay avrà il suo spazio, verrà allestito un set fotografico dove gli iscritti poseranno per diversi scatti, una giuria competente giudicherà e premierà i migliori costumi.
Fondamentale è stato l'apporto logistico e l'entusiasmo del Comune e della Provincia di Perugia che hanno accolto questo progetto e lo hanno seguito con attenzione e disponibilità.

Super ospiti
Questa prima edizione punterà su un parterre internazionale d'eccezione.
Dall'argentina arriverà il maestro dell'erotismo Horacio Altuna, con tanto di mostra personale. La Sergio Bonelli editore invierà Gallieno Ferri (papà di Zagor), Roberto Diso (creatore di Mister No), Rossano Rossi (disegnatore di punta di Tex), Mauro Laurenti (Zagor e Dampyr), e Moreno Burattini. Il mondo dei supereroi americani è rappresentato dal disegnatore Marco Santucci, (Spiderman e Capitan America) autore della cover dell'albo pro-alluvionati dell'orvietano. Perugia difatti è anche solidarietà, infatti legato all’evento della mostra-mercato verrà presentato un fumetto che racconta una storia ispirata ai drammatici eventi avvenuti ad Orvieto lo scorso 12 Novembre. Il ricavato della vendita dell’albo andrà in favore delle persone colpite dalla catastrofica alluvione.
Tutti questi artisti hanno dato vita ad un fantastico portfolio L'OCCHIO DEL GRIFONE con disegni esclusivi e "legati" tra loro che verrà presentato e venduto durante la manifestazione.

programma
SABATO 18 MAGGIO
Ore 9,30 Apertura mostra mercato
Ore 12,00 Inaugurazione mostra “ZAGOR FOREVER” di Gallieno Ferri, con Gallieno Ferri e Moreno Burattini (Cerp).
Ore 15,30 Maestri a lavoro. Gallieno Ferri, Marco Santucci, Mauro Laurenti, Roberto Diso, Rossano Rossi live performance.
Ore 17,00 Inaugurazione mostra “ALTUNA, SEDUZIONE ARGENTINA”, con Horacio Altuna (sala Camerale Alessi, l’ex Borsa Merci in via Mazzini dal 18 al 26 maggio)
Ore 19,30 Chiusura stand

DOMENICA 19 MAGGIO
Ore 9,30 Apertura mostra mercato
Ore 10,30 Presentazione Fumetto “Orvieto: 12/11/2012 – Terrore dall’acqua” con Marco Santucci e Alex Marzi
Ore 11,30 Tavola Rotonda: “TIZZONI D’INFERNO” Dibattono Gallieno Ferri (Zagor), Roberto Diso (Mister No), Rossano Rossi (Tex), Mauro Laurenti (Dampyr) coordina Moreno Burattini (Cerp)
Ore 15,30 Intervista con Horacio Altuna (Cerp)
Ore 17.00 Claudia Bovini della Star Comics presenta le novità editoriali della casa editrice
Ore 19,30 Chiusura stand

mostre
ALTUNA, SEDUZIONE ARGENTINA
Le donne di Horacio Altuna sono incredibilmente sexy, esibizioniste, quasi tutte maggiorate seppur proporzionate e disegnate con uno stile provocante. Nonostante il realismo delle tavole Altuna mantiene un tratto gradevole e personalissimo, mai pesante o didattico, e riesce a rappresentare al meglio stati d’animo differenti. La mostra Altuna, seduzione argentina, composta da numerose splendide tavole originali sarà visibile nei locali della sala Camerale Alessi, l’ex Borsa Merci in via Mazzini dal 18 al 26 maggio

ZAGOR FOREVER
All’interno del Cerp verrà allestita la mostra Zagor Forever di Gallieno Ferri, 40 tavole tra famose cover e pagine interne dello Spirito con La Scure ripercorrano una carriera lunga 52 anni. La mostra ci consentirà di scoprire (o riscoprire) la storia del percorso umano e professionale di Gallieno Ferri, il disegnatore che intere generazioni di lettori hanno amato e ammirato per tanti anni, in Italia e all’estero.

LA POP-ART DI SERGIO CAVALLERIN
Dopo essere state esposte a Parigi e Milano, le installazioni di Sergio Cavallerin dedicate all’universo dei fumetti, riunite per la prima volta in un unica esposizione al CERP di Perugia ed all’Ex Borsa Merci. Titoli: Dov’è il topo? Comics Mama, Il tempo libero dei Supereroi, I tagli di Wolverine, Una notte al museo, Ops !

007 LICENZA DI ASCOLTARE
Attraverso le copertine dei vinili di Potito Spadavecchia ripercorremo le fasi dell’evoluzione grafica e del senso estetico nel corso degli anni. In mostra compositori che hanno reso omaggio a James Bond, da Ray Barretto a Count Basie, Ingfried Hoffmann, Roland Shaw e naturalmente le colonne sonore dei film.


Antani Comics ci sarà, e gestirà anche lo stand Alastor con le ultime novità (ed il catalogo) Lion, saldaPress, Goen, Bao e tante altre prelibatezze.

Vi aspettiamo!

mercoledì 15 maggio 2013

Editori Creativi #13: Long Wei. A very long, long way...


Riceviamo (qualche giorno fa) e pubblichiamo (ora):

"Long Wei - 龙威
Dal 31 Maggio in tutte le edicole!

Dopo una campagna promozionale senza precedenti nella storia del fumetto italiano.

Dopo il successo ottenuto con il numero zero.
Dopo aver esaurito l’albo speciale in tiratura limitata, presentato lo scorso Marzo in anteprima a Cartoomics.
Finalmente è arrivato il momento dell’esordio in edicola della miniserie Long Wei.
Editoriale Aurea, la nota casa editrice di Skorpio, Lanciostory, Dago e John Doe, è lieta di annunciare l’uscita del primo attesissimo numero di Long Wei.
La miniserie, creata dallo sceneggiatore Diego Cajelli e dal disegnatore Luca Genovese sarà composta di 12 episodi mensili (94 pagine, bianco e nero, formato 16x21cm)
Il fumetto è ambientato nella Milano contemporanea, in via Paolo Sarpi, nel cuore della chinatown meneghina, dove la skyline dei grattacieli dell’Expo domina sull’orizzonte.

Long Wei #1

Titolo in copertina: Il Drago
Titolo esteso: Il Drago arrivò in un giorno di pioggia.
Ideazione, soggetto e sceneggiatura: Diego Cajelli
Disegni: Luca Genovese
Copertina: Lorenzo “LRNZ” Ceccotti.
Un noir metropolitano ricco di azione. La trama, inserita nella realtà contemporanea, ispirata in parte a vicende reali, vede al centro degli eventi Long Wei, un ex attore del cinema cinese.
Si trova in Italia per rifarsi una vita, per ricominciare da zero dopo il suo fallimento nel mondo dello spettacolo. Arriva a Milano per aiutare lo zio, finito in un brutto giro di scommesse, e scoprirà che la sua preparazione nelle arti marziali, inutile per sfondare nel mondo del cinema, gli sarà essenziale nella vita reale.
Il primo numero di Long Wei, viene raccontato con una tecnica narrativa molto particolare, che porta il personaggio a essere comparsa nel prologo e protagonista nell’epilogo.

Long Wei, il primo eroe di quartiere del fumetto italiano. La grande avventura di un giovane immigrato cinese nella multietnica metropoli lombarda.

Dal 31 Maggio, tutti i mesi, in edicola!

Giovanni Wu

Responsabile comunicazione Long Wei
viralecom@yahoo.it

Info e contatti:

Pagina Facebook ufficiale:
https://www.facebook.com/LongWeiEditorialeAurea

Un video di Virus Tv che riassume il nostro lavoro di promozione e le varie iniziative legate al personaggio:

http://youtu.be/qkoCQbHsi7E

La nostra cartella stampa, aggiornata a Marzo:

https://www.dropbox.com/s/f8oabdk2o00ek81/LW_Cartella_Stampa.pdf"

Long Wei è un fumetto. Anzi, visti gli autori coinvolti, visto quanto se ne parla, è sicuramente un buon fumetto. Cajelli è stabilmente in Bonelli, Genovese e LRNZ non sono due nuove leve promettenti, ma professionisti affermati, giovani e bravi. Con queste premesse, Long Wei è sicuramente un fumetto da provare.
Ma il problema è che... "se ne parla" molto, ma nei cataloghi di quest'anno non è apparso. Alle fumetterie non sono arrivate informative dai principali distributori. Il numero zero, venduto a Cartoomics di marzo non è stato mai distribuito nei negozi: ma questa è la prassi... ditelo alla Star Comics ed ai numeri zero che fa per presentare nuove serie generalmente a Lucca, o alla Bonelli che manda lo zero di Dragonero addirittura nel circuito GameStop, ma di farlo avere alle fumetterie non se ne parla...
E, come tutti questi numeri zero, Long Wei lo ritroveremo alle fiere, venduto a caro prezzo, in speculazioni che non servono, sicuramente a "promozionarlo"...


Dicevamo: Long Wei farà il suo percorso, che gli auguro sia ottimo. Ma nelle fumetterie non andrà.
Anzi, se ci andrà, arriverà in ritardo, come tutti i fumetti Aurea. E grazie alla buona volontà dei librai che passeranno tempo su internet a cercare informazioni, per poi sollecitare distributori e fornitori...

Perché, come sempre, è così difficile mandare un comunicato per farsi mettere sui cataloghi, pensare di sollecitare un canale distributivo così marginale (sarà poi così?) come quello delle fumetterie?

Ciliegina, su Comicus.it, il 9 maggio esce questa news.

"Su Skorpio N. 19/2013 appena pubblicato, Andrea Marino nel redazionale di apertura della rivista annuncia l'imminente nascita di un sito di e-commerce dedicato all'intera produzione di Editoriale Aurea, dagli arretrati targati Eura ai prodotti appena pubblicati. Il nuovo negozio si appoggerà a Poste Italiane che lo gestirà, le spedizioni saranno effettuate tramite il corriere espresso SDA.

Lo scopo di questa iniziativa appare quello di favorire la diffusione delle testate Aurea, specie quelle correnti, contrastando i problemi relativi alla distribuzione ordinaria nelle edicole, nelle intenzioni punti di vendita privilegiati dall'editoriale ma di fatto in balia dell'estro della distribuzione locale, che diffonde spesso a macchia di leopardo le varie pubblicazioni.

In questo modo l'appassionato potrà ricevere celermente i prodotti desiderati senza doversi sorbire la processione, sovente inconcludente, dei punti vendita.
Sarà così possibile acquistare anche le testate a tiratura ridotta o limitata, come il Dago-Nabucco oppure i volumi di AureaComix, Mastercomix e Gli Integrali.

L'indirizzo web sarà il seguente: www.fumettiaurea.postecommerce.it


L'altra novità è l'approdo di Dago, la superstar del marchio editoriale romano, nel formato elettronico per iPad e iPhone. Nello store "I Grandi Fumetti Aurea" sono già presenti i primi volumi delle avventure del Giannizzero nero creato da Robin Wood e Alberto Salinas, proposte a partire dai volumi a colori della collana Euracomix. Ogni mesi saranno inseriti ulteriori titoli, oltre a quelli di differenti generi e stili grafici già presenti (da John Doe a diverse serie a colori)."



L'Aurea, che fino a qualche anno fa era Eura, ma nella sostanza è rimasta la stessa, è un editore con decenni di storia alle spalle. Come detto, è distribuita malissimo nelle fumetterie. Anzi: dire che è distribuita male, è come dire che Hitler era un cattivone.
Il problema non è solo con un distributore, però: l'Aurea arriva a tutti i negozi in ritardo. Capita che numeri delle serie mensili, che normalmente arrivano almeno due settimane dopo dell'edicola, si accavallino, o giungano due a due. Il top l'ho toccato quando il numero 6 della sfortunata ALICE DARK è arrivato prima del 5, o forse quando ALVAR MAYOR, in uscita a maggio e da me ordinato perché ospitavo Breccia, mi arrivò a novembre successivo...
Ma se l'Aurea è distribuita male da tutti i grandi distributori (Star, Pan e Alastor: non so se Alessandro Distribuzione ce l'ha in tempo, ma francamente di provare un distributore solo per un editore - e che editore! - proprio non ne ho voglia), le possibilità sono due: un complotto a livello nazionale, incapacità/inadeguatezza dell'editore.
E io non ce li vedo i distributori a riunirsi per decidere, tutti insieme, di far fuori l'Aurea da chissà quale piano di conquista del mondo...

In tutto questo, è veramente fantastico come una casa editrice che fornisce così bene le fumetterie abbia tanto tempo per annunciare una collaborazione con le favolose Poste Italiane, quindi un online store (neanche realizzato una settimana dopo l'annuncio), e che non pensi minimamente a spingere un settore sicuramente piccolo, problematico, ma molto più fertile come quello delle fumetterie.

Il mondo è bello perché è vario, ma talvolta sorge il dubbio che si faccia di tutto per affossare il nostro canale distributivo.

Io, intanto, Long Wei me lo vado a prendere in edicola...
Dopo tutto, ha goduto di "una campagna promozionale senza precedenti nella storia del fumetto italiano"... ma non in fumetteria!

lunedì 13 maggio 2013

Tunué, editori dell'immaginario: intervista a Emanuele Di Giorgi



Spesso, su questo blog, si criticano gli editori, come categoria.
E' normale: il mio è un punto di vista "da libraio", e ci può stare che, a chi i fumetti li produce, si imputino due grandi peccati originali, ovvero la mancanza di promozione e lo scarso impegno nel darci il reso.

L'editore che intervistiamo oggi è, invece, una bella eccezione.
Conosco Emanuele, Concetta e gli altri di Tunue dall'inizio. L'inizio è, anno più anno meno, RiminiComix 2002-2003, quando io muovevo i primi passi come negoziante, e loro iniziavano a presentare le prime pubblicazioni. In modo mai ingessato, sempre cercando di accalappiare il cliente, di catturarne l'attenzione con prodotti diversi dalla media.
Li ho sempre sentiti come spiriti affini: affamati e in grado di fare qualcosa di diverso.
E l'hanno fatto...

Intervistiamo il grande capo, Emanuele "Il Pelato" Di Giorgi.

Cosa è Tunué, cosa significa e qual è il tuo ruolo in essa?
Tunué – Editori dell’immaginario è una casa editrice specializzata in graphic novel per lettori junior e adulti, nonché nella saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeni pop contemporanei. Da maggio 2014 sarà presente nelle librerie anche con una collana di narrativa italiana diretta dallo scrittore Vanni Santoni. Tunué non ha un significato specifico, ma è un suono, che può essere tutto e niente. Sono uno dei soci fondatori e l'amministratore.

Siete meno appariscenti di Bao e Coconino, ma vi accomuna la grande qualità del prodotto: a livello di stampa e di veste editoriale, quali sono i vostri standard?
Coconino è stata la prima casa editrice di graphic novel e ha saputo imporre autori di primaria importanza, mentre Bao ha fin da subito puntato su grandi nomi.
Tunué ha posto al centro le storie e in molti casi erano di autori all'inizio sconosciuti ai più come Paco Roca, Tony Sandoval, David Rubin, Alfred, Michele Petrucci, Gud... ma il tempo è galantuomo e la forza delle narrazioni unita alla maestria degli autori ci ha permesso di guadagnare numerosi riconoscimenti nei principali festival tematici, ha catturato l’attenzione della stampa generalista e specializzata, e ha fidelizzato un crescente pubblico di appassionati.
Da un punto di vista produttivo ci imponiamo di utilizzare carte, confezioni e soluzioni di pregio, ma mantenendo dei prezzi accessibili.

Fumetto straniero, ma anche tanti italiani, e tanta saggistica. Come vanno i vostri prodotti?
Tornando al cuore della produzione da sempre abbiamo posto al centro lo sviluppo di autori italiani. E' sicuramente una strada più ardua, ma piena di soddisfazioni, come aver pubblicato alcuni tra i più importanti autori Disney (Corrado Mastantuono e Stefano Intini, ma a breve anche Stefano Turconi e Teresa Radice) o Bonelli (Stefano Casini e nel 2014 Giancarlo Caracuzzo*), ma anche autori come Gud, Michele Petrucci, Luigi Ricca, Sergio Algozzino... Senza contare le contaminazioni con letteratura e cinema.
Per quanto riguarda la saggistica Tunué costituisce oggi la principale proposta strutturata sui temi legati al fumetto e alla pop culture; molti titoli sono adottati nelle maggiori università italiane e un libro Il fumetto supereroico, caso più unico che raro, è stato tradotto dalla Johns Hopkins University Press (Baltimora, Usa).

Esistono, quindi, edizioni estere delle vostre pubblicazioni originali? Quali?
Allo stato attuale gli unici due titoli, che hanno avuto delle edizioni estere e distribuzione mondiale, dato che sono in lingua inglese e venduti da importanti distributori sono: Il fumetto supereroico e Il Drago e la Saetta. Per i graphic novel c'è l'interesse su diversi titoli da più nazioni, ma ancora non si è concretizzato niente.

Quanto vende mediamente un vostro volume?
Fortunatamente grazie a una politica editoriale che fidelizza l'autore e privilegia la coerenza delle collane per tematiche, atmosfere e storie i titoli Tunué continuano a vendere con una più o meno alta intensità anche molto tempo dopo il lancio. Ciò significa che molti titoli sono andati esauriti nel tempo. Mediamente le vendite si attestano di poco sotto le 1.000 copie per titolo.
Il grande rammarico è che meno del 10% delle vendite vengano effettuate in fumetteria, luogo per eccellenza preposto alla vendita di fumetti. Ciò apre due scenari o i nostri graphic novel non sono adatti al pubblico delle fumetterie oppure queste stanno perdendo delle opportunità, ma nella prossima domanda proveremo a dare una risposta.

Avete pensato a delle iniziative che possano permettere di aumentare le vendite in fumetteria?
Abbiamo attivato delle iniziative come: le librerie amiche, incontri e tour promozionali con autori presso i punti vendita, ma oggi forse abbiamo individuato il grimaldello per entrare in pianta stabile e visibile nelle fumetterie, ossia «Le Ali». La prima collana di graphic novel a un prezzo da urlo. Abbiamo constatato che il pubblico che frequenta questi punti vendita è da sempre attratto dalle produzioni seriali, che hanno costi per titolo notevolmente inferiori al prezzo medio dei graphic novel e questo ha impedito la diffusione di massa di quest'ultimi. Con la collana «Le Ali» rimuoviamo l'ostacolo del prezzo elevato, perché tanto per capirci Rughe è venduto a € 7,90, e diamo la possibilità ai lettori curiosi di leggere nuove storie e apprezzare autori più o meno famosi.

Un progetto a cui sei particolarmente affezionato?
Ogni libro è come un figlio, ma se dovessi proprio sceglie non avrei dubbi: la collana «Tipitondi» che in poco tempo ha assunto un ruolo di primaria importanza nella nostra produzione editoriale. «Tipitondi» è un contenitore di graphic novel italiani e internazionali per lettori che vanno dagli otto anni in su, con lo scopo di interessare i bambini – vera risorsa che il mondo del fumetto ha il dovere di rivalutare – e formarli a questo linguaggio, ma conquistare anche gli adulti, i genitori, grazie allo stile grafico, ai nomi degli autori e alle storie.

Come va con Messaggerie Libri? Voi concedete un reso e in che misura?
Messaggerie libri ci ha permesso di crescere notevolmente, ma, soprattutto, in libreria (nel 2012 abbiamo raddoppiato il fatturato, anche grazie all'aumento dei titoli prodotti e alle mille iniziative che abbiamo messo in campo). Nelle fumetterie il nostro fatturato è aumentato, ma di una percentuale irrisoria. Concediamo il reso senza limiti, perché abbiamo bisogno di essere visibili, perché partendo dalla qualità delle storie non sempre i nostri autori sono delle star conosciutissime e quindi c'è bisogno di sfogliare i nostri libri, odorarli, toccarli, ammirarli...


* Giancarlo Caracuzzo da tempo pubblica per la Francia, ma ha avuto anche una parentesi bonelliana molto interessante.

domenica 12 maggio 2013

Momenti di Gloria #12 - Speciale TeramoComix 2013


La rubrica che ci racconta i grandi momenti regalatici, in fiera ed al negozio, dai nostri clienti!
Qui gli "arretrati"...
SPECIALE TERAMO COMIX 2013!

Le migliori frasi...
-"Ah, si qui (nella tensostruttura n.d.b.) tira un po' d'aria... perché è in discesa!"
-"Insomma... ma c'è un mercato per questi fumetti?"

La meglio gente...
-Si avvicina un tizio, appena uscito da un trip o dalla versione alcolica del  pentolone di Obelix: "Sai che devi fareee tutttuuu? - dice sbiascicando coi pochi denti rimasti - Le maglie di Uostar!".
Io, non si sa come, intuisco: "Fico! Starwars?".
Lui: "Siiii, quelle! Con C1, C3, P1, quelli con l'elmetto bianco, la morte nera... la spada laser no, è un tormentone che non vuole più nessuno".
Immaginatemi che scrivo mentre lui mi parla, ripetendo i concetti in loop almeno cinque-sei volte.
"Cellhai la partita Iva? Con quella ci puoi fare le magliette?"
Poi passa a parlare del mondo di Uostar... un mondo incredibile che noi non possiamo immaginare.
E se ne va... dopo aver guardato "Pasiensa" (strano, eh?)...
Noto, bellissime, le due bottiglie che spuntano dalle tasche della giacca, a mo' di pistolero.
La bottiglia più veloce del west!

-Vecchio. Tanto vecchio: "Ce li avete i fischietti?"
Io: "Eh?". Insiste.
"Analogico o digitale?".
"Quelli per fare così..." e mima il gesto.
Lo mando altrove. Ma poi torna: non l'ha trovato. Come mai nessuno li ha portati?

-Caldo bestiale. Giacchino pesante. Rosso. E cappello. Pesante: "Scusa, tu mi hai già visto? No, io volevo chiederti se tu... aspetta... la prossima fiera... di dove sei? No, insomma - intanto immaginate la mia faccia con espressione interrogativa, con gesti di incoraggiamento, visto che il discorso sembrava promettente - se la prossima fiera, o in negozio, potevi trovare su internet qualcosa di Megaloman... lo conosci Megaloman? E' un personaggio un po' (UN PO'??) vecchio..."

-Mamma & Figlio: un team-up storico, che ci ha dato tantissime soddisfazioni.
Oddio... che era la mamma l'ho scoperto alla fine... avrei detto più "nonna"...
Ragazzino: "Batman ci shta?".
Mamma (?): "Lascia shtare... sono tutti quanti ugguali!! Tutti ugguali!"
Tornano, lui guarda e prova a spiegarle "Questi sono originali". Lei: "No, te l'ho detto: dipende dal disegnatore!".

E finiamo con un po' di foto...

Cosplayer e Bonelli? Un accostamento... Audace!

Dai, sveliamolo, l'uomo dietro la maschera di Iron Man era...

... Carmine Di Giandomenico, oggi presso il nostro stand!

Chi dice che non c'era un cane?

Quanti quotidiani, in Italia, dedicano tutto questo spazio al fumetto?

Virtù, spezzatino, mazzarelle e chi più ne ha più ne metta.
Ok, in Italia si mangia bene (quasi) dappertutto...
ma Teramo è nella top five delle fiere nazionali, almeno per il cibo!

Carmine Di Giandomenico toglie la maschera e... disegna per il suo pubblico.
A destra e sinistra, i due cloni malvagi dell'autore abruzzese...

E giunge anche anche l'ora del pranzo domenicale...

sabato 11 maggio 2013

Biglietti, pubblicità e fiere, a margine di TeramoComix 2013


E, come sempre, il primo giorno è veramente moscio (e tutti dicono "Eh... ma è venerdì"...) ed allora c'è il tempo per un po' di banalità ("Piove, governo ladro! Se ci fosse stato il sole...";  in caso di bel tempo, sostituire con "E' caldo, sono tutti al mare!"; e anche "Eh... che prezzi! E' la crisi, governo ladro!"; inoltre: "Eh... lo piglierei, ma non ci sono i soldi... manca il lavoro... governo ladro!").
Generalmente - per l'appunto - le fiere sono l'occasione giusta per scrivere qualche pirlata e... tranquilli: domani lo faremo! Stiamo solo aspettando di raccoglierle tutte in un unico post, sennò dove sarebbe il divertimento?

A margine, oggi, mi preme fare una piccola considerazione, su cose già dette, ma che non fa mai male ribadire.
E' importante portare pubblico alle fiere: ma che ci sia tanta gente, giova solo a chi le organizza, se si paga un biglietto, e/o all'ente che che sgancia qualche finanziamento, per far vedere che si spendono bene i (pochi, ormai) fondi.
Quindi: se l'ingresso è gratuito, se non prendi soldi da Comune e Regione, cosa ti interessa se vengono mille o cinquemila persone? La riuscita dell'evento è legata solo a quanta gente viene? Non credo.
Oltre a questo parametro, che è comunque troppo aleatorio, c'è altro: la soddisfazione dei visitatori, l'incasso degli espositori, la considerazione degli ospiti.
Perché, se c'è un ente che ti da dei finanziamenti, e che vuole essere ripagato con un risultato di pubblico, anche gli altri che contribuiscono - economicamente e non solo - a realizzare l'evento coi propri soldi, hanno diritto di tornare a casa contenti. Gli espositori pagano lo stand. Il visitatore - di solito - un biglietto.
Per questo, ritengo che sia INUTILE, anzi DANNOSO l'ingresso gratuito.
Il biglietto di ingresso ci deve essere: non troppo costoso, sicuramente commisurato all'evento, ma è indispensabile.
Perché? I primi SETTE motivi che mi girano in testa:
1-ti da i soldi necessari a promuovere l'evento. Se non fai pubblicità, non attiri appassionati;
2-come espositore: alle fiere con ingresso gratuito si fatica di più, perché devi tenere a bada i passanti che fanno di tutto e di più, tranne comprare. Ma NON incassi di più: più pubblico non è incasso più alto, ma è sicuramente più materiale rubato e/o danneggiato;
3-se una persona non è disposta a pagare qualche euro per entrare, non lo farà sicuramente per comprare fumetti;
4-famiglie numerose, ragazzi, gente che ha pochi soldi da spendere? Puoi sempre inventarti promozioni, biglietti agevolati, omaggi. E, in ogni caso, non devi tenere alto il prezzo del biglietto: ma tra l'ingresso che si paga a Lucca, e il "gratis", ci sono molte sfumature...
5-"ingresso gratuito", nella mentalità comune, corrisponde al "non vale nulla". Quindi la gente entrerà consapevole che sta vedendo, ed eventualmente trattando o comprando, roba di scarso valore. Ti chiederà uno "sconticino" di dieci euro su un prezzo di dodici, e simili... 
E tratterà i fumetti che vede come, appunto, "giornaletti";
6-chi organizza eventi, ci DEVE guadagnare. Se lo fa per passione, se lo fa bene o male, se lo fa perché glielo dice Gozzilla in sogno o perché crede in Mister No, comunque è necessario che ci guadagni. Poco, magari, il giusto, meglio ancora. Perché è un lavoro. E, per farlo bene, è necessario spenderci qualcosa: per fare quest'ultima cosa, è necessario averli, i soldi. Che non si possono chiedere solo agli espositori...
7-da ultimo: tutti gli eventi hanno un prezzo di ingresso. Tutte le manifestazioni, i musei. Perché hanno dei costi, e ci mancherebbe. Perché proprio il fumetto deve essere sempre gratis, sempre a "prezzo minimo", sempre attento a non far spendere?

Specifico una cosa. Quando parlo di materiale "danneggiato" o di trattare i fumetti come "giornaletti di scarso valore", non mi riferisco a chi apre gli albi in vendita, o semplicemente li guarda, né a qualche piccolo incidente, che può capitare. Mi riferisco a ragazzini che passano con zaini, o correndo, e buttano in terra una pila di volumi, o gente distratta che fa cadere un espositore con pezzi rari, o chi apre a centottanta gradi, lasciandolo appoggiato sul tavolo, un cartonato da trenta euro...
Tutta gente che non si scusa, che non raccoglie quello che fa cadere, che se provi anche solo a dirgli - cortesemente - qualcosa ti guarda male e ti risponde peggio...
E, per capirci, parlo di mettere a rischio un 10%-20% di quello che si incassa, coi danni al materiale.

A domani!
Chi è l'uomo dietro la maschera di Iron Man?
Scoprivatelo domani, 12 maggio, ore 11,30, allo stand Antani Comics a TERAMO COMIX!