giovedì 6 marzo 2014

Recensire il Marvel Now #3: Superior Spider-Man


Continuiamo a parlare del Marvel Now, e ne riparleremo ancora ed ancora, visto il successo.

E, dopo il "piano dell'opera" in Italia di un annetto fa, dopo aver recensito gli Avengers, dopo aver fatto lo stesso con gli X-Men, è ora il turno dell'Uomo Ragno, o Spider-Man che dir si voglia... il tutto, sempre ad opera dell'amico Andrea Avolio, competentissimo collezionista ed esperto conoscitore del fumetto USA.

nb: le lodi sperticate sono assolutamente non richieste, e non verranno ricompensate in alcun modo!



Un caloroso saluto e un profondo ringraziamento a tutti quei (spero tanti) seguaci dell’eccellente blog di Francesco che hanno seguito le mie masturbatorie recensioni precedenti; per loro ho una buona notizia: questa è più breve delle altre!

Ancora un sentito grazie a Francesco, che in modo del tutto naturale (a volte inconsapevole) ama ricordarci che non esistono cose e idee “belle” o “brutte” ma solo cose e idee “che piacciono” e “che non piacciono” e che, se nelle cose e idee ci credi veramente, allora ne parli, le comunichi, le approfondisci, le elabori, le promuovi, le valorizzi… in una sola parole: le vendi. Nel senso più autentico (e meno speculativo) del termine. 
Grazie Fra’, sei il numero 1. 

Detto questo, proseguiamo la carrellata sul Marvel NOW che dopo gli Avengers e gli X-Men, vede sotto i riflettori lui, il mitico, il più amato, il più popolare, l’icona pop… L’Uomo Ragn… ehm... SPIDER-MAN!!!!
Prima di iniziare ribadisco la premessa di sempre e cioè, che “il sottoscritto appartiene alla categoria dei Marvel Zombie, di quelli che si ciucciano TUTTE le uscite del mese senza fare storie e quindi le parole che scrive potranno sembrare ad alcuni (spero non troppi) un pochino “di parte””.


SUPERIOR SPIDER-MAN (contiene le serie SUPERIOR SPIDER-MAN e SCARLET SPIDER)

SUPERIOR SPIDER-MAN di Dan Slott, Giuseppe Camuncoli e Humberto Ramos
Di tutti i personaggi della Marvel, l’Uomo Ragno (o Spider-Man per i più giovani) è quello che da sempre è stato non solo il portabandiera della casa editrice, ma si è sempre fatto portavoce delle istanze e dei segni dell’epoca storica/sociale in cui veniva pubblicato.
Spidey, eroe di strada con cui si sono immedesimate intere generazioni di lettori, è stato quello che più di ogni altro ha riflettuto con le sue vicende lo spirito dei tempi. Guerra fredda, Vietnam, droghe sintetiche, movimenti studenteschi, perdita dell’innocenza, disco-music, violenza urbana, serial killer, schizofrenia sociale, yuppismo, psicodramma, 11 settembre, Afghanistan, Obama e ora questo.
Penso che sia ormai noto a tutti che il Superior del titolo vuol dire che Peter Parker non è più Spider-Man, perché il Dottor Octopus si è “sovrascritto” sulla mente di Peter prendendo il controllo del suo giovane corpo e del suo giovane cervello cancellando (del tutto?) ogni traccia del predecessore.
Oggi Spider-Man E’ il Dottor Otto Octavius. Il cattivo ha vinto.
Questo è la premessa della serie, che ad alcuni potrebbe sembrare anche poco originale; infatti ciò che rende la serie brillante e innovativa sotto tutti i punti di vista è la sua gestione audace e la caratterizzazione forte del nuovo Spider-Man.
Concedetemi un’ipotesi.
Se questa storia della mente-del-criminale-nel-corpo-dell-eroe si fosse svolta nella sua epoca naturale, e cioè negli anni ’90, magari in piena Saga del Clone, i risultati sarebbero stati: una cover chromium per l’episodio iniziale (rigorosamente fuori serie e rigorosamente denominato Alpha), una cover olo-embossed per quello conclusivo (rigorosamente fuori serie e rigorosamente denominato Omega) e nel mezzo non più di 4 o 5 numeri della serie regolare (di cui almeno 2 con cover metallizzata) riempiti con una serie casuale di struggimenti esistenziali, scazzottate, costumi strappati, urla, splash page e persone svenute in mezzo alla monnezza; il tutto si sarebbe frettolosamente esaurito nel giro di pochi mesi ripristinando lo status quo e senza lasciare assolutamente nessuna traccia (tranne che nelle tasche dei fan).
E invece che ti combina il buon Dan Slott? Che, risolta qualche iniziale persistenza di Parker, ti fa chiaramente capire che questo Octavius è qui per restare, che ti piaccia o no.
E sai qual è il problema? Che questo Octavius rischia di piacerti!
E sai perché? Perché è questo lo spirito del nostro tempo.
Via l’Amazing ingenuo, nobile, fiducioso, reattivo e che si affanna sempre a rimediare ai danni e avanti col Superior pragmatico, pianificatore, decisionista, proattivo e che si organizza per prevenire i problemi prima che questi facciano danni. Quale dei due è l’approccio giusto?
Ho trovato questa serie eccellente proprio perché non fornisce una vera risposta a questa domanda: se da un lato si prova nostalgia (per abitudine?) per il vecchio Parker dalla vita incasinata, dall’altro come si fa a non invidiare (per fascino?) Octavius che risolve brillantemente i problemi e sembra avere una vita di successo? All’inizio pensavo che la serie avrebbe (banalmente) raccontato di come Doc Ock sarebbe passato dalla parte dei “buoni” redimendosi e facendo propri i nobili principi di Peter: oggi penso che forse sarebbe meglio che sia Peter, se mai riuscirà a tornare tra noi, ad imparare qualcosa dall’approccio di Octavius e mentre all’inizio desideravo che qualcuno scoprisse l’inganno e smascherasse l’impostore, oggi invece provo apprensione per lui, quasi non volessi che questo accada. Voto alla serie 8 

SCARLET SPIDER di Christopher Yost e Khoi Pham
Mi rendo conto di essermi dilungato troppo nello scrivere di Superior, quindi vi prometto che qui sarò sintetico. Questa serie potete anche non leggerla, meglio i bugiardini dei medicinali, almeno quelli fanno cultura generale.
Se poi volete masochisticamente approfondire e sapere perché il mio giudizio sia così impietoso i motivi sono che il personaggio è monodimensionale, la trama è improvvisata, il cast dei comprimari è inconsistente e Khoi Pham disegna svogliatamente (forse vuole far capire che gli scoccia di disegnare un personaggio di terz’ordine?).
In breve hanno preso Kaine, il clone di Peter sfigurato, contraddittorio, affascinante e geneticamente destinato a morte precoce, gli hanno restituito il suo bel visino, lo hanno guarito dal suo difetto genetico, lo hanno spostato da New York a Houston, gli hanno messo in testa il mantra senso-di-colpa/voglia-di-redenzione che recita tutte le mattine, gli hanno buttato addosso una serie di avversari tanto inutili quanto sovrannaturali (lupi mannari? ma sai che ..zzo di caldo in Texas? Ebbasta co ‘sto Tvuailaitt!!!) e poi, quando non hanno più saputo che altro fargli fare, gli hanno replicato addosso una sconvolgente trovata ragnesca di qualche anno fa, tanto sconvolgente da essere stata dimenticata da tutti (THE OTHER...). E nei prossimi episodi non sanno più che pesci pigliare... Aspetta... metteteci Wolverine! Voto alla serie 3


SPIDER-MAN IL VENDICATORE (alias SPIDER-MAN UNIVERSE) (contiene le serie AVENGING SPIDER-MAN, VENOM e MORBIUS THE LIVING VAMPIRE)

AVENGING SPIDER-MAN di Chris Yost e Marco Checchetto
Meno male che questa serie ha chiuso!
Chris Yost, dopo SCARLET SPIDER, manca brillantemente il colpo anche qui!
La serie nasceva (prima del Marvel NOW) con lo stesso spirito che sarebbe stato poi ripreso da SAVAGE WOLVERINE, cioè azione estrema, disegnatori stellari (in soli 13 numeri si avvicendarono Madureira, Land, Yu, Immonen, Dodson, Dillon, Kuder, Dell’Otto… **inchia!), comprimari di grido e anche un po’ di gnocca (in SAVAGE WOLVERINE ad esempio questo tema è diventato centrale nel ciclo d’apertura di Frank Cho).
E poi, in occasione del Marvel NOW (quindi in concomitanza con lo switch Parker -> Octopus), la testata viene presa da Chris Yost che ci regala ben sette episodi (prima della chiusura) assolutamente dimenticabili, di coma puro, a parte qualche leggerissimo fruscio cardiaco quando a qualche Vendicatore viene qualche ragionevole dubbio che Spidey sia in qualche modo cambiato ma, non si capisce bene come, poi si convincono che è tutto a posto! Meno male che almeno i disegni di Checchetto rendevano un po’ di giustizia ai soldi spesi! Voto alla serie 4

VENOM di Cullen Bunn e Declan Shalvey
Debbo essere sincero, questa serie mi piaceva molto di più quando era Marvel THEN e a scriverla era Rick Remender (che ricordiamo oggi ci sta stupendo su Capitan America).
In occasione del Marvel NOW il nuovo sceneggiatore (Cullen Bunn) ha completamente appiattito la tormentata figura di Flash Thompson così ben caratterizzata dal predecessore, buttando nel defecatoio tutto il lavoro fatto per costruire un interessante (e instabilissimo) status quo del personaggio che era addirittura affiliato nella precedente incarnazione dei Secret Avengers.
Innanzitutto Bunn ha preso Flash/Venom e lo ha, senza troppi complimenti, sbattuto fuori da New York (ma dico io perché tutti quelli che hanno un ragno disegnato addosso devono PER FORZA andarsene a vivere da un’altra parte???) e poi, una volta trasferitolo a Philadelphia, ha cominciato a rifilarci un aborto di trama vagamente horrorifica pessimamente disegnata da uno scimmiotto di Mignola in cui il protagonista fa una serie di cose a caso combattendo un avversario cyborg/cadavere/parassita che fa anch’egli una serie di cose a caso.
Poi, evidentemente in crisi di idee, ha buttato in mezzo alla mischia un altro simbionte (Toxin, ma stavolta interpretato da Eddie Brock, l’alter ego del  Venom originale) e, rinunciando ad un ottimo spunto narrativo (l’incontro tra il simbionte e il suo originale ospite) decide di propinarci il ben più classico e sicuro paradigma dei Team-Up: scazzottata propedeutica e conseguente alleanza... Basta!!! Voto alla serie 3

MORBIUS THE LIVING VAMPIRE di Joe Keatinge e Richard Elson
Questa serie non è semplicemente horror, è veramente horrenda. Voto alla serie 2

Una nota a margine: Spider-Man Universe è a mio avviso la più brutta testata di tutto il Marvel NOW e questo perché raccoglie essenzialmente gli spin-off generati dalla serie ragnesca portante ai quali, si sa, non sempre si pone la debita cura realizzativa.
Tuttavia il futuro pare promettere bene, dal momento che la testata cambierà sommario raccogliendo:
-SUPERIOR SPIDER-MAN TEAM-UP di Chris Yost e David Lopez (speriamo che lo sceneggiatore colga l’occasione per rifarsi);
-THE SUPERIOR  FOES OF SPIDER-MAN di Nick Spencer e Steve Lieber (questa la vedo bene!);
-VENOM di Cullen Bunn e Kim Jacinto (speriamo gioverà il cambio di disegnatore)...







Andrea Avolio

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