martedì 11 novembre 2014

Lucca, vista da fuori - considerazioni & ringraziamenti

L'incipit è sempre quello: siamo stati a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).
Vi abbiamo parlato del viaggio, ci siamo incazzati, divertiti, abbiamo fatto informazione (più o meno, eh!), infine un primo resoconto, visto da "fuori". 

Ora, a freddo, magari pure con un po' di ritardo (ma è stata una settimana pienapiena), facciamo un post finale, con qualche considerazione.



Contribuite con le vostre idee, perplessità, critiche e... quanto volete.

Intanto, rischiando la banalità: grazie a chi è passato a salutarci.
Complimentandosi per il blog, per l'iniziativa, per l'aitanza dei negozianti.
Per la mole e la disposizione del materiale.
Perché conoscono la situazione di LuccaFuori e ci sono vicini.

Grazie al buon Alessandro, commesso instancabile, ad Edo e Sandra, compagni di viaggio (e non solo), al buon Stefano Vollono, impagabile jolly. A Tommaso, Simone, a Federico, Sindaco di Mondo di Nerd, al buon Francesco. E a Valentino, che ha tenuto il forte (cosa assolutamente non secondaria). Bella truppa!



Possiamo solo dire grazie. Grazie.

Considerazioni.
Intanto: LuccaFuori va. Il primo anno fu "per esserci", con più o meno zero guadagno, troppa fatica e tanti rischi. Ma ci servì a capire che il pubblico comprava anche "fuori".
Il secondo anno, con due negozi, il botto. Quest'anno, con uno "quasi" il botto: il che vale anche di più, soprattutto considerando l'esosità di chi stra-aumenta l'affitto, per poi lasciare insoddisfatto chi ci lavora. 

Quindi: il risultato c'è.
Il "gioco" anche, visto che abbiamo raddoppiato il materiale presente, concentrando l'80% di quello che mettevamo in DUE negozi in UNO solo, ed aumentando lo spazio per far muovere il pubblico.

Poi, altre soddisfazioni, più o meno commerciali: quasi gli unici a vendere fumetti "fuori" dai padiglioni, forse siamo stati anche i primi; unici con POS e CONNESSIONE da rete fissa, quindi funzionanti sempre e comunque. Unici con un appartamento con la Jacuzzi (che non ha riflessi commerciali... ma almeno un po' di invidia, no?).

Quasi mille scontrini.

Fuori si compra meglio, perché hai più spazio per muoverti.
Fuori si vende meglio: perché nessuno ti dice quello che non puoi vendere, tipo il ramen.

Gli orari sono molto più liberi, e non ci sono le code. Non c'è una affluenza che - è successo - fa chiudere al pubblico determinati padiglioni (cosa assurda: non si può prevedere ed evitare?).

Le persone passano, guardano, se vogliono entrano, liberamente.
Spesso accade che si lamentino del biglietto: da noi non si paga.


Certo: mi è pesato non entrare nei padiglioni, stare lontano dai colleghi di mille fiere.
Ma alla fine è lavoro. Il mio lavoro.
E decido io se farlo o meno: prima di questa Lucca, posso dirlo, ero sfiduciato. Mille seccature burocratiche, problemi di vario genere. Editori che promettevano conti vendita che non arrivavano.
Poi tutto si è risolto. Con UN NEGOZIO e quasi solo con le forze di Antani Comics, abbiamo fatto oltre l'80% dell'incasso del 2013, realizzato con DUE negozi.


Mica male.


Per finire, qualche parola sulla manifestazione.
Lucca continua a crescere. I numeri lo dicono: bastava esserci al sabato - ma non solo - per capirlo.

Le criticità continuano ad essere, per me, tre.


L'organizzazione. Che è migliorata. Ma che deve fare ancora tanto. Ci ha messo quasi dieci anni a capire come mettere i padiglioni, e che i corridoi andavano allargati (magari non a spese degli espositori...), ma non è possibile che delle strutture vengano ancora chiuse per la troppa affluenza. La stessa gestione del traffico, dei pullman in arrivo, per non dire dei treni, va migliorata. Non è possibile vedere ancora disagi alla nona edizione in centro.
Complessivamente, va comunque sottolineato, la situazione è molto migliorata.

L'uso che si fa di Lucca. Non è possibile vedere ogni anno più anteprime. Non è possibile che l'editore ed il distributore più grandi del settore, smettano di fare il proprio lavoro - non distribuendo le novità - per una decina di giorni.
Non è possibile che si continuino a portare in fiera cose annunciate un anno prima, senza dare la possibilità ai negozianti di averle in anticipo, e dando così l'impressione che certe cose si trovino solo in fiera...

Lucca e il fumetto. Quale è il lavoro, o lo stratagemma, o la promozione, che editori, distributori, autori, fumetterie, mettono in piedi per far si che le centinaia di migliaia di persone che a Lucca girano, vedono e comprano fumetti, continuino a farlo per tutto l'anno? Che si fa per fidelizzare questi clienti?
Come contenuti: come si sfrutta la manifestazione, per fare incontri tra autori, sulla tutela dei propri diritti, tra negozianti e grossisti, sulla distribuzione? Più in generale, l'essere nello stesso posto per quasi una settimana, non può portare a qualcosa di più che un aperitivo tutti insieme per darsi pacche sulle spalle?

Basta qualche giorno di buoni incassi o file propiziatorie per l'ego, a far dimenticare che la barca fa acqua?


Ovviamente, gran parte di tutto questo non è competenza di Lucca Comics, e ci mancherebbe...


Un po' di foto, per finire.

Lucca è andata, ma lo show continua...










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