martedì 12 maggio 2015

#TeramoHeroes2015: un racconto

Finita Teramo Heroes, finita Teramo Comix, qualche valutazione su presente.

E futuro.


Per chi non sapesse nulla, qui e qui la storia.

Proprio tutti hanno festeggiato la promozione del Teramo Calcio...

Le domande più gettonate, sono state: "Ma perché ne hanno fatte due?" e "Ma le rifaranno?".
Facciamo qualche valutazione, cercando di rispondere.

Chiariamoci: siano dove siano torti e ragioni, non è possibile valutarli lucidamente, a meno di non sentire tutte le campane, e poter essere sereni (ed estranei) alle vicende degli ultimi mesi.

Per cui, non attribuiamo ad alcuno verità assolute, non "stiamo" dalla parte di nessuno dei contendenti, almeno per fare queste semplici valutazioni.

Ho scelto di fare Teramo Heroes per amicizia verso Carmine Di Giandomenico, ma anche e soprattutto per la serietà del programma. Carmine, con la sua associazione, voleva provare a fare qualcosa di diverso, e si era visto già nella Teramo Comix 2014, manifestazione che aveva segnato una svolta notevole, nonostante le iniziali perplessità da parte di noi espositori, sia per la location, che per la gestione complessiva.

E, devo dire una cosa: sono stato soddisfatto della mia scelta.
Perché, se il pubblico non è stato moltissimo, alla fine l'incasso ha ripagato la fiducia.

Mi spiego: al venerdì, entrambe le manifestazioni hanno segnato il passo. Il che è naturale: i venerdì delle piccole fiere, servono per allestire, per dividere la fatica su tre giorni invece che due. E, al massimo, per rifarsi in tutto o in parte delle spese.
Pensateci: se il venerdì ed il giovedì di Romics o Cartoomics sono brutti... cosa possiamo aspettarci da Teramo?

Il sabato, e questo è stato il guaio, c'è stata ugualmente poca gente.
La domenica pomeriggio, invece, ottima affluenza.

Ora: è chiaro che una manifestazione come Teramo Comix, giunta alla ventitreesima edizione, e per di più gratuita per il pubblico (qui ho spiegato come la penso), possa registrare più visitatori. E ci mancherebbe pure.
Ma in negativo, deve per forza aver pesato su entrambe, la festa per la promozione del Teramo Calcio in serie B...  altrimenti, non si spiegherebbe la differenza di affluenza tra sabato e domenica: se la fiera non fosse stata valida, o ben pubblicizzata, non sarebbe venuto nessuno, punto e basta.

Insomma: devo ammettere che crederci ha portato i suoi frutti, anche rimangono le necessità di arricchire la mostra mercato, e di pubblicizzarsi ancora meglio.

E, soprattuto, di evitare sovrapposizioni.

Non sono del parere che le due manifestazioni debbano fondersi: come ho già detto, se si sono separate, avranno le loro ragioni, ed è facile parlare di buoni sentimenti quando in gioco ci sono quelli degli altri.

In sintesi: pur con qualche correttivo, buona la prima!

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