venerdì 18 novembre 2016

Che fine ha fatto The Walking Dead volume 25? (parte 2)

Avevamo dato in anteprima mondiale, la notizia della fine del rapporto distributivo tra saldaPress ed Alastor.

Da allora, molte cose sono successe: c'è stata LuccaComics, con la solita e noiosa lista di "anteprime" vendute in fiera, da parte di tutti gli editori, fumetti che dovrebbero uscire ma non escono, Grandi Siti di Vendita Online che invece li hanno disponibili...

E le novità saldaPress che ancora si trovano a singhiozzo, come abbiamo già detto.

Facciamo il punto della situazione.


Cosa sta succedendo?
Semplicemente: i principali distributori vogliono strappare delle condizioni migliori rispetto a quelle che offre l'editore che, a sua volta, cerca di fare il suo gioco.
In tutto questo c'è molto in ballo, visto che l'editore è, si, di medie dimensioni, ma ha il "bestseller" degli ultimi dieci anni, ovvero Walking Dead, che vende in qualsiasi formato o dimensione venga stampato.

In questo gioco, attualmente solo due fornitori hanno le novità di saldaPress: Terminal Video ed Alessandro Distribuzioni. Il primo - che al momento non dovrebbe avere una effettiva disponibilità dei volumi - fa sconti da fame; mentre il secondo - che ha IL sito di vendita online migliore in Italia - ha da poco fatto una buona offerta alle fumetterie.

Gli altri, Alastor, Manicomix, Pan e StarShop non hanno possibilità di avere queste novità, almeno per ora, nonostante sia in corso - pare - una trattativa: da una parte e dall'altra, è difficile capire chi ha ragione. Anzi, forse ce l'hanno tutti, perché mi sa difficile dar torto ad un editore che cerca di ritrovare un suo ruolo sul mercato, dopo anni ed anni di problemi e disguidi con Alastor, che evidentemente non poteva mollare per mancanza di alternative; e nel contempo, non mi sento di gettare la croce sulle spalle dei distributori, che provano a fare il proprio lavoro, anche se la possibilità di avere - finalmente! - novità ed arretrati in tempi decenti, dovrebbe stimolare la voglia di arrivare ad una conclusione.

Fatto sta che le fumetterie, ancora una volta, si trovano prese nel mezzo: da un lato, potrebbero cancellare gli ordini già fatti presso il proprio fornitore, uno per uno ed ammesso che quest'ultimo glielo permetta, riordinandoli da Alessandro, accettando di avere un nuovo - ed ennesimo - distributore che, pur lavorando benissimo, fino ad oggi non distribuiva in esclusiva delle novità; dall'altro, rimanere in attesa che la situazione si sblocchi, il che non si sa se richiederà giorni o settimane.

Di fatto, costi in crescita, lavoro sempre maggiore, e disagi per i clienti in ogni caso.

Il tutto, in un periodo in cui il lavoro aumenta, si avvicina il Natale che, per il commercio vero è ben meglio di LuccaComics, ed è facile trovare fornitori - non di fumetti, per carità! - che ti offrano conti vendita ad hoc per le feste, o comunque forniture con reso.
Sbattersi tanto, così tanto, per avere prodotti in giro da tre settimane, e che sarebbero dovuti arrivare da un distributore che, almeno ufficialmente, non ha mai informato i suoi clienti della dipartita dell'editore, diventa sempre più antieconomico.

Fermo restando che anche le fumetterie dovrebbero aggiornarsi di più e meglio, quando si avrà la percezione, sia da parte degli editori che dei distributori, che informare e rifornire i propri clienti è la base del commercio? Lavorare aspettando gli ordini, senza comunicare ritardi, disponibilità, problemi e tempistiche di risoluzione, rimane un modo di pensare arcaico e che contribuisce a rendere antieconomico investire in questo settore...

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