giovedì 4 maggio 2017

Il mio #NapoliComicon 2017

Quando mi appresto a tornare da una fiera, a prescindere dal risultato, sono contento.
Contento di tornare a casa.

Non quando me ne vado dal Comicon e da Napoli: la seconda è una splendida città, il primo è un luogo ideale di lavoro. Come dicevo ai colleghi... perché non facciamo tutte le fiere qui ad Oltremare?
Ovviamente, organizzate da questo staff!



Alla faccia di chi mi vede come critico mai sazio di rompere le scatole, devo dire di non aver niente più da chiedere a questa manifestazione, che anno dopo anno sa mostrarsi sempre più matura. In passato avevo lamentato due peccati, l'assenza di connessione per gli espositori e la scarsa sorveglianza nelle lunghe ore tra la chiusura al pubblico e quella effettiva: ebbene, da quest'anno anche questi difetti sono stati eliminati. Segno di ascolto, interesse e voglia di crescere.

Ma ho già spiegato perché, secondo me, il Comicon vince.
Farà meno pubblico di Lucca, ma organizzativamente è di un altro livello.
Lo stesso vale per Romics: ma come spessore, come evento culturale, come manifestazione, non c'è storia. Ho parlato più volte con Alessandro Spinosa, che coordina uno staff di alto livello, che non si improvvisa e che, per mille dettagli, ti fa sentire a casa tua.
Mentre lavori.

Un altro esempio: i pass arrivati via corriere due settimane prima.
Non fai la fila quando arrivi: li hai fisicamente prima.
Eviti di perder tempo e... di farne perdere all'organizzazione.
Facile? Nessuno lo fa...



Siamo in un settore talmente assuefatto al dilettantismo, che basta poco per emergere: spesso, chi è bravo, spicca per demeriti altrui. Figuriamoci chi è davvero professionale e sa fare il proprio lavoro!

Ora la manifestazione ha l'occasione di consolidare il successo ed accrescerlo, per diventare davvero la prima in Italia, magari anche per quello che riguarda i numeri del pubblico.

Per quel che riguarda Antani Comics, quest'anno abbiamo rivoluzionato lo stand, spedendo per la prima volta tutto il materiale, e viaggiando in treno, come già raccontato. Con meno prodotti, puntando su organizzazione degli spazi e qualità, abbiamo fatto un risultato migliore dell'anno precedente, il secondo nelle sei edizioni consecutive ad Oltremare. Questo significa che la manifestazione può darci ancora soddisfazioni notevoli, azzeccando le giuste combinazioni di fumetti e gadgets da portare.
Il pubblico è stato sempre presente, anche nel primo giorno: trovatela voi una grande manifestazione che è piena (non pienissima, ma non esageriamo!) già al primo giorno!

Le consegne venivano effettuate non dal corriere, ma dal personale della fiera, che gestiva (anche) un imponente magazzino in cui stoccava il materiale.

In chiusura, visto che non ho altro da dire, non posso che ringraziare lo splendido staff, col quale ho un rapporto pluriennale, ormai: Giorgio, Zak ed Ignazio. Abbiamo lavorato bene e ci siamo divertiti... Grazie ad Alessandro Spinosa, splendido direttore, a Valentina Langella e tutto il suo staff, pazienti e capaci... Grazie agli amici Filo, Max, Vittorio, Endru e Gasp, coi quali ho condiviso cene e ai quali ho scroccato passaggi. Grazie a Valentina, impagabile e preziosa spalla.
Grazie al grande cuore di Luigi Calì, misconosciuto pezzo da novanta della storia del fumetto in Italia, che doveva darmi uno strappo fino ad Orte, ed è finito per accompagnarmi a casa, dandomi la possibilità di fare una splendida sorpresa alla mia famiglia e regalandomi prezioso tempo con loro.

E ci vediamo al prossimo Comicon.
E alla prossima fiera!

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