mercoledì 2 maggio 2012

Dal Comicon 2012: il reportage finale

C'era una volta un manufatto magico, unico nel suo genere, capace di ispirare le persone.
Magico, appunto.
Come Excalibur, come il Sacro Graal, come la prima copia originale di Diabolik, ma propriolaprimaserieprimaprima.
Il manufatto "dormiva" in un villaggio, abbandonato.
Un giorno fu trovato, riportato al suo eterno splendore.
E la gente fu richiamata, iniziò ad essere nuovamente ispirata.
Tornò a sognare.
Il manufatto si vide circondato personaggi di ogni genere, alcuni vestiti in strane fogge, altri totalmente privi di intelletto. Tutti appassionati di un qualcosa che li univa. Più o meno.
Intorno ad esso sorse una città.
Il Comicon.

Questa una recente immagine del manufatto...


E questa la certificazione della provenienza...


Il Comicon di quest'anno è stato clamorosamente bello, qualora non lo aveste capito.
Un po', l'ambiente ricordava gli Expocartoon romani di fini anni '90...



Tanta, davvero tanta gente presente.
Devo dire, in propostito di aver letto critiche troppo severe.
L'idea del biglietto da 12 euro per quatto giorni, è ottima.
Ottima perché "costringe" (benevolmente) il pubblico a godersi una fiera che in un giorno non puoi vedere tutta. Perché fa tornare la gente. Perché il panino, che costa, come costa l'acqua, te lo porti da casa...
Altro discorso è quello sui prezzi del bar: giusto, giustissimo abbatterli ma attenzione: quelli del Comicon non erano altissimi. Ho preso quattro pezzi di pizza e due bibite a meno di 14 euro. A Romics ti bastano per un piatto di carta. Vuoto. A Lucca non ti ci fanno neanche entrare in città.
E, poi, ripeto: basta portarsi un panino da casa: se ci riusciamo noi espositori, che giochiamo fuori casa, possono farlo tutti.
Gli allestimenti, specialmente nell'area mercato, potevano essere più curati, è vero.
Ma gli stand erano ben realizzati ed i tavoli solidi, e non fatti al risparmio come troppo spesso si vedono ultimamente, colpa di allestitori "faciloni" e di organizzatori troppo attenti al soldo.
Se gli editori non vendono, se i negozianti fanno un incasso non entusiasmante, è perché il pubblico è mediamente giovane, e spende poco. Ma al Comicon -mia esperienza personale, ma diversi colleghi hanno concordato- è sempre stato così. La vera sfida può essere quella di portare pubblico da fuori: l'unica manifestazione che riesce a farlo è Lucca Comics, che è ormai "l'evento" per eccellenza.
Il Comicon ha le potenzialità per provarci, e DEVE farlo, per essere sempre più al top.
Poi, per il resto, tanti piccoli dettagli possono migliorare: non dimentichiamoci che, in quel padiglione, questa era una sorta di prima edizione della manifestazione...

Per il resto, questo è solo il punto di vista di un espositore, che sta un po' dietro le quinte e non riesce a fare foto figose con gli amici, perché, sappiatelo, chi sta al di là del banco, lavora giorni prima per prepararlo, la vigilia per allestirlo, e 12 ore al dì per darvi i vosti fumetti, oltre a un paio di giorni per disallestire/tornare/recuperare il lavoro del negozio.
Perché il lavoro di fiera, è un po' come un secondo impiego: al di là di chi cerca di metterci i bastoni tra le ruote (storie vecchie...), sappiate che è davvero dura rispondervi sempre, anche quando sapete essere assurdi, resistere alla tentazione di picchiarvi quando chiedete uno "sconticino" (10 euro su un prezzo di 35 o 30 su uno di 80... giusto due esempi!), quando provate a rubarci le cose sotto al naso, facendoci sentire dei fessi, o quando vi sdraiate sul tavolo per fare una decina di foto, chiudendoci lo stand per dieci minuti e poi insultarci di fronte alle nostre lamentele.
Qualche volta, ricordatevi che la fiera la facciamo anche noi...

Anche lui!


Persino lei!


Certo, ci sono sempre loro...


Ma, ricordatevi che qualche inconveniente lo portano...


Per il resto, grazie agli organizzatori del Comicon per la bella esperienza.
L'unica fiera nella quale non ho MAI visto, in quattro giorni, la gente CACCIATA via con avvisi insistenti già da mezz'ora prima dell'orario di chiusura.
E grazie agli autoctoni per l'accoglienza ed il bel clima.

Uè!

Volendo, qui, qui e qui potete trovare tutti i precedenti post sul Comicon di quest'anno.

1 commento:

  1. Enorme stima per la maglietta della Gambe Di Burro!!! Ma allora sono usciti dalla Brianza? Dove ha reperito, la ragazza, quella maglietta vintage?
    Lo so che nel post si parla di tutt'altro, ma le Gambe sono le Gambe!!!

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