mercoledì 29 gennaio 2014

Torna Kazuhiro Fujita, con Karakuri Circus!


Torna, dopo anni di assenza in Italia, Karakuri Circus di Kazuhiro Fujita, e lo fa per Goen, l'etichetta manga di RW.

Oltre dieci di anni fa, aveva provato a serializzarlo Edizioni Play Press, che poi chiuse tutta la propria linea manga (senza rimpianti da parte di nessuno, se non dei lettori rimasti con serie incompiute o arretrati difficilmente reperibili, dopo un'assurda svendita...) poco dopo la perdita dei diritti DC in favore di Planeta/DeAgostini.

L'autore di Dark Museum Springald (volume unico edito da GP Publishing), Moonlight Act (in corso di serializzazione - quindici numeri usciti - per Jpop), e Lo Sguardo Sinistro della Luna (sempre volume unico, edito da Jpop), è noto al pubblico per aver realizzato uno dei fumetti più belli di sempre, ovvero Ushio e Tora, pubblicato dalla mitica Granata Press nei primi anni '90, e poi sospeso con la chiusura dell'editore. Ripreso dalla Star Comics, che partì con l'handicap di proseguire una serie già iniziata da altri, e quindi coi primi numeri non reperibili, fu portato a conclusione col numero 33, oltre ad uno speciale finale.
L'editore di Perugia ristampò, poi, in sette volumi (edizione pessima, con addirittura alcuni balloon mancanti), i primi quattordici albi editi da Granata.

Karakuri Circus, immediatamente successiva, come opera, a Ushio e Tora, vanta sicuramente un tratto più maturo e sicuro, che ancora meglio rende l'atmosfera ed i personaggi.



Masaru Saiga è un bambino delle elementari che, pur figlio illegittimo, si ritrova inaspettatamente erede universale della fortuna economica della famiglia paterna, ovviamente poco disposta a cedergli la propria ricchezza. A tal fine, i parenti assoldano degli assassini per tentare in tutti i modi di farlo fuori: i killer sono esperti della tradizione artigiana karakuri ningyo, ovvero il combattimento con enormi bambole meccaniche
Perché usare mezzi così esagerati, sicuramente di eccessiva importanza, per eliminare un semplice bambino inoffensivo?

Mentre in Ushio e Tora i protagonisti sono quelli del titolo, in Karakuri Circus la faccenda è gestita in modo più corale. Si parte da un ragazzo, simile per certi versi a Ushio, a cui col tempo si uniranno tutti gli altri membri del cast, come una famiglia. Ogni personaggio è ben caratterizzato, e da solo vale la lettura del manga.

La trama di fondo è abbastanza caotica all'inizio: come nella serie precedente, l'autore da l'impressione di non sapere dove andare a parare (lotta per l'eredità, burattini guerrieri manovrati in maniera improbabile...) ma, come già accaduto, procedendo nella lettura, ogni singolo elemento acquisisce un senso, ed ogni dettaglio va al suo posto.


Sperando che, un eventuale successo di questa edizione, possa portare ad una ristampa di Ushio e Tora, forse il vero capolavoro di Fujita, dopo vari rinvii attendiamo l'8 febbraio, data (presunta?) di uscita di Karakuri Circus, con un bel prezzo lancio di 1,95 euro.


Si ringrazia "Tora" per l'aiuto.

1 commento:

  1. Non ci avrei mai sperato. Questa edizione è mitica, solo mi piacerebbe che mettessero anche le scenette dove Fujita mostra la vita nel suo studio e quanto lo odino i suoi assistenti.

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